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Sentenza Juventus, -10 punti

Dieci punti di penalizzazione in classifica: è arrivata la sentenza della Corte federale d’appello della Figc dopo un lungo pomeriggio di rumors

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Sentenza Juventus, -10 punti

Dieci punti di penalizzazione in classifica: è arrivata la sentenza della Corte federale d’appello della Figc dopo un lungo pomeriggio di rumors

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Dieci punti di penalizzazione in classifica: è arrivata la sentenza della Corte federale d’appello della Figc dopo un lungo pomeriggio di rumors

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Dieci punti di penalizzazione in classifica: è arrivata la sentenza della Corte federale d’appello della Figc dopo un lungo pomeriggio di rumors

Dieci punti di penalizzazione in classifica. L’effetto plusvalenze si abbatte – ma non troppo, in verità – sulla Juventus, riscrivendo la classifica di Serie A e chiudendo così il primo filone sportivo a carico del club bianconero per presunte plusvalenze fittizie operate tra il 2019 e il 2021.

La sentenza della Corte federale d’appello della Figc è arrivata dopo un lungo pomeriggio di rumours, indicazioni vere, verosimili e fasulle sull’entità della penalizzazione per il club torinese. E’ una sentenza leggermente più leggera rispetto alle richieste arrivate questa mattina dalla corte federale della Figc, che aveva chiesto una penalizzazione di 11 punti per il club bianconero. Sono invece stati assolti gli altri dirigenti juventini coinvolti nel processo, compreso l’ex presidente della Juve, Pavel Nedved.

Le motivazioni della sentenza saranno rese note nei prossimi giorni. Potrebbe, dovrebbe (la Juve potrebbe presentare ricorso, con poche chances di ottenere qualche risultato), essere il punto finale su questa vicenda assai complicata e discussa, partita con nel novembre di due anni fa con la perquisizione della Gdf nelle sedi di Torino e Milano della Juventus a caccia di documenti relativi alla compravendita giocatori e alla formazione dei bilanci per gli anni 2019-21. Così è nata l’ormai celebre inchiesta Prisma, che ha poi prodotto un secondo filone sportivo, quello relativo alla manovra stipendi, con processo che dovrebbe esaurirsi entro fine giugno, ma che potrebbe determinare, in caso di condanna della Juve, a punizioni da scontare nel prossimo campionato.

Un paio di settimane fa erano state pubblicate le motivazioni (75 pagine) che avevano spinto il Collegio di Garanzia del Coni a rimandare il processo per le presunte plusvalenze fittizie messe in piedi dalla Juventus alla Procura della Figc per la riformulazione della pena, confermando di fatto l’impianto accusatorio a carico della Juventus e dei suoi dirigenti è stato confermato, compresa l’applicazione dell’articolo 4 che rimanda alla slealtà sportiva. In precedenza, il Collegio di Garanzia del Coni aveva accolto il ricorso sulla penalizzazione di 15 punti inflitta alla Juventus. La pena comminata dalla procura della Figc alla Juventus è di carattere afflittivo, ma la penalità di dieci punti tiene aperta ogni porta.

Dal punto di vista sportivo, la Juventus è ancora padrone del suo destino in campionato. Ora si trova fuori dalla zona Champions League, a un pacchetto di punti da definire (influisce anche Empoli-Juve, partita in corso) e con a disposizione un paio di partite che potrebbero avvicinare i bianconeri al quartetto che si qualificherà per la prossima edizione di Champions League. Per i bianconeri, in ogni caso, potrebbe esserci l’intervento dell’Uefa, che a dicembre ha aperto un fascicolo sulla Juventus e che sinora ha atteso il corso, piuttosto accidentato, della giustizia sportiva italiana.

Se il doppio filone sportivo dovesse esaurirsi entro fine giugno con l’Uefa insoddisfatta dell’esito, potrebbe intervenire, eliminando i bianconeri dalle coppe per almeno una stagione.

di Nicola Sellitti

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