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Spalletti ha firmato, è il nuovo tecnico della Juventus

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Luciano Spalletti ha firmato, è il nuovo tecnico della Juventus. Ora restano diversi nodi da sciogliere riguardo al suo arrivo

Spalletti ha firmato, è il nuovo tecnico della Juventus

Luciano Spalletti ha firmato, è il nuovo tecnico della Juventus. Ora restano diversi nodi da sciogliere riguardo al suo arrivo

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Spalletti ha firmato, è il nuovo tecnico della Juventus

Luciano Spalletti ha firmato, è il nuovo tecnico della Juventus. Ora restano diversi nodi da sciogliere riguardo al suo arrivo

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Ci sono diversi nodi da sciogliere riguardo l’arrivo di Luciano Spalletti alla Juventus, ufficiale da qualche minuto. Tante voci, alcune davvero ridicole, su presunti tradimenti, promesse ed abiure da parte del tecnico toscano, con fette di tifoserie risentite. Ovviamente i social fanno da megafono, non è certo una novità. Si rinfaccia a Spalletti l’impegno assunto ai tempi del Napoli, ossia: mai alla Juventus. In realtà, la vicenda va contestualizzata: si sospettava che Spalletti lasciasse il Napoli per fare coppia con Cristiano Giuntoli alla Juventus, cosa che non accadde. Ma anche fosse, non si vede il nodo: come se un professionista non potesse cambiare idea, oppure contemplare di accettare un’offerta di lavoro che magari dopo lo scudetto al Napoli non avrebbe accettato e invece ora sì, perché c’è l’orgoglio di una carriera da rilanciare per la pessima esperienza alla Nazionale italiana.

Ancora, c’è la questione del tatuaggio sul braccio di Spalletti, in onore al terzo scudetto del Napoli, di cui è stato indiscutibile cerimoniere. “Ha sbagliato a farlo”, oppure “deve cancellarlo” sono le nenie che arrivano non solo da Napoli, ovviamente, perché questa visione provinciale del calcio ci perseguita. Mica solo in Italia, eh: si ricordino le magliette del Barcellona di Luis Figo bruciate al Camp Nou, con il portoghese passato dal Barça al Real Madrid. Insomma, c’è un breviario di bestialità, che in parte sono fisiologiche del nostro modo di intendere lo sport, fatto di contrade, amicizie e inimicizie. C’è però un limite, che si spera non sia superato quando Spalletti, allenatore della Juve, si presenta al Maradona (il 7 dicembre) ma anche all’Olimpico (Roma-Juventus, 1 marzo 2026).

Il calcio italiano ed europeo guarda spesso alla Nba, identificato come un modello: certo, è una lega che vale sempre di più, ma è tutt’altro che perfetta, come si evince dai casi-scommesse, ma nella Nba leggende di alcune franchigie poi vanno a giocare per le “acerrime nemiche”. Shaquille O’Neal, totem leggendario dei Lakers di Phil Jackson, ha chiuso la carriera ai Boston Celtics. Lo ha fatto anche Rajon Rondo: titolo ai Celtics, anni dopo ai Lakers. E quindi, il tatuaggio resti pure dove sta. E i tifosi del Napoli, della Roma, facciano gli auguri a Spalletti, aggiungendo – questo è pleonastico pure scriverlo – che arrivi dietro di loro in campionato.

Di Nicola Sellitti

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