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Tennis, non facciamoci male con le ATP Finals

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Tennis alla prova della burocrazia. A forte rischio l’assegnazione all’Italia delle ATP finals. La Fitp di Angelo Binaghi deve scegliere se condividerne la gestione con il governo o rinunciare ai 100 milioni di contributi pubblici

Tennis, non facciamoci male con le ATP Finals

Tennis alla prova della burocrazia. A forte rischio l’assegnazione all’Italia delle ATP finals. La Fitp di Angelo Binaghi deve scegliere se condividerne la gestione con il governo o rinunciare ai 100 milioni di contributi pubblici

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Tennis, non facciamoci male con le ATP Finals

Tennis alla prova della burocrazia. A forte rischio l’assegnazione all’Italia delle ATP finals. La Fitp di Angelo Binaghi deve scegliere se condividerne la gestione con il governo o rinunciare ai 100 milioni di contributi pubblici

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In sostanza, secondo l’Atp, che dà le carte al tavolo, con l’ingresso di Sport e Salute, il torneo di tennis in Italia – attualmente con due italiani nella top ten e tre nella top 20 – è a forte rischio, con l’opzione di assegnare la competizione ai soliti sauditi, assiepati dietro l’angolo. E sarebbe un autogol, un suicidio sportivo, politico, organizzativo.

La scelta

O i fondi pubblici, o l’autonomia. Due poli, due posizioni forti che si oppongono. In ballo ci sono centinaia di milioni di euro spalmati in cinque edizioni e un salto a bordo della popolarità di cui gode ora il tennis in Italia. Si tratta delle Atp Finals, il torneo di fine anno tra i migliori otto tennisti della stagione. Un evento da 210 mila presenze lo scorso anno al PalaAlpitour di Torino, con impatto economico da almeno 500 milioni di euro

Lo scenario è questo: con l’approvazione alla Camera del Decreto Sport (in attesa del via libera al Senato), la Fitp diretta da Angelo Binaghi si trova di fronte ad una scelta: condividere con “Sport e Salute”, cioè la partecipata governativa, la gestione delle Finals, oppure – facendo ricorso a un emendamento di Forza Italia presente nel decreto – rinunciare a oltre 100 milioni di contributi pubblici che erano stati previsti per la manifestazione. In sostanza, resterebbe tutto immutato, con la Fitp che si gioverebbe della “semplice” collaborazione di enti regionali e locali. 

La rottura

Il punto di rottura si è già consumato un mese fa, con il testo prodotto da parte del Consiglio dei Ministri sul nuovo assetto per l’organizzazione del torneo che coinvolge i migliori otto tennisti della stagione, che si terranno in Italia nel periodo 2026–2030. Una nuova governance, cinque membri: uno per Sport e Salute che ha finanziato l’evento del 2024, poi uno scranno per il Comune della città ospitante, un altro indicato dal presidente della Regione, uno dalla Federazione Italiana Tennis e Padel (Fitp). Tutto confermato nel decreto Sport del governo.

Le principali novità organizzative

La novità principale riguarda proprio la partecipazione di Sport e Salute alle attività organizzative, con una Commissione tecnica e di gestione in cui avrebbe un ruolo da partner dell’evento, mettendo mano a contratti ed appalti. Una netta inversione di tendenza rispetto al passato, che ha visto la Fitp in versione dominus, contando sulla collaborazione con enti locali e regionali

I rapporti tra Sport e Salute e la Fitp saranno disciplinati, in base al decreto del Consiglio dei Ministri, da una convenzione. L’evento di tennis sarà co-organizzato e i dividendi condivisi con la società pubblica, con il nuovo assetto che potrebbe essere riproposto anche per gli Internazionali d’Italia: il Foro Italico, sede storica del torneo, è in concessione a Sport e Salute.

Ora la pallina passa in mano al presidente Fitp, Angelo Binaghi, che aveva rivendicato l’autonomia gestionale di un evento che ha riscosso un grande successo. Ancora Binaghi, in audizione alla Camera, aveva spiegato che il rinnovo della convenzione con l’Atp per il periodo 2026-2030 (non ancora ratificato, si dovrebbe giocare a Torino un altro paio di edizioni e poi a Milano) è arrivato nel 2024 per il grande successo dei primi cinque anni a Torino e sarebbero stati finalizzati gli accordi con diversi sponsor. E che, soprattutto, l’Atp appoggia in toto la gestione esclusiva della federazione italiana. Al punto che alla Fitp è arrivata anche la lettera del presidente dell’Atp, l’ex tennista azzurro Andrea Gaudenzi, secondo cui “l’Atp, in mancanza di chiarimenti urgenti, valuterà ogni iniziativa utile al fine di tutelare nel miglior modo possibile il futuro successo dell’evento. 

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