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Un’Italia orrenda e fortunata batte 5-4 Israele e resta viva per il Mondiale

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Gattuso vince la seconda partita sulla panca dell’Italia dopo la cinquina all’Estonia ma gli azzurri hanno rischiato di prendere il gol del 5-5

Un’Italia orrenda e fortunata batte 5-4 Israele e resta viva per il Mondiale

Gattuso vince la seconda partita sulla panca dell’Italia dopo la cinquina all’Estonia ma gli azzurri hanno rischiato di prendere il gol del 5-5

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Un’Italia orrenda e fortunata batte 5-4 Israele e resta viva per il Mondiale

Gattuso vince la seconda partita sulla panca dell’Italia dopo la cinquina all’Estonia ma gli azzurri hanno rischiato di prendere il gol del 5-5

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Si esulta per il successo rocambolesco (4-5), ovviamente, perché si tratta della nazionale italiana. Ma quanta sofferenza, anche inutile, a Debrecen contro Israele. Esatto, contro Israele, non contro il Brasile. E quanta, purtroppo, superficialità e sciatteria tra gli azzurri, in una partita dalla sceneggiatura folle. Rino Gattuso vince la seconda partita sulla panca dell’Italia dopo la cinquina all’Estonia, ma è inaccettabile che gli azzurri abbiano rischiato di prendere il gol del 5-5 (esatto, non è un errore) degli israeliani a pochi secondi dal termine.

E’ la cifra di una nazionale sbilanciata, disattenta, spesso fragile e molle, che si accende a momenti. E con alcuni elementi, che sarebbero anche di buon valore come Di Lorenzo (inaccettabile atteggiamento sul 4-4) o Dimarco, ma anche Barella per esempio, che si segnalano per errori inconcepibili, disattenzioni che non dovrebbero appartenere al gruppo azzurro, che arriva da settimane, mesi complicati e prestazioni sconcertanti. Si è vinto certo, con un tiro-passaggio gol di Tonali a pochi secondi dal termine. Ma la strada è lunghissima. E non è detto che si arrivi alla meta, specie con questo piglio.

Tra le note positive – davvero poche – in casa azzurra ci sono i dieci gol in due partite e la vena offensiva di Kean (oggi doppietta) e Retegui (altro assist decisivo), con l’Italia che però mostra difficoltà a reggere la formula a due punte. Ma, ripetiamo, non è questione di numeri, moduli: ci sono atteggiamenti davvero rivedibili, un’applicazione a volte inesistente.

Questa nazionale è anche meglio di quel che mostra in campo. Ma quei due gol presi (dal 2-4 al 4-4 in pochi attimi) lasciano basiti. Il lavoro del ct è lungo, i sei punti sono un toccasana. Ma non esiste soffrire in questo modo e prendere gol del genere da avversari così modesti.

Di Nicola Sellitti

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