Microsoft compra Activision: con Sony è ufficialmente guerra aperta
La società fondata da Bill Gates ha chiuso l’operazione più dispendiosa della sua storia acquisendo la Activision, leader nella produzione di videogame. Il titolo prende il largo mentre Sony affonda. La sfida tra i due colossi ora è più aperta che mai.
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Microsoft compra Activision: con Sony è ufficialmente guerra aperta
La società fondata da Bill Gates ha chiuso l’operazione più dispendiosa della sua storia acquisendo la Activision, leader nella produzione di videogame. Il titolo prende il largo mentre Sony affonda. La sfida tra i due colossi ora è più aperta che mai.
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Microsoft compra Activision: con Sony è ufficialmente guerra aperta
La società fondata da Bill Gates ha chiuso l’operazione più dispendiosa della sua storia acquisendo la Activision, leader nella produzione di videogame. Il titolo prende il largo mentre Sony affonda. La sfida tra i due colossi ora è più aperta che mai.
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La società fondata da Bill Gates ha chiuso l’operazione più dispendiosa della sua storia acquisendo la Activision, leader nella produzione di videogame. Il titolo prende il largo mentre Sony affonda. La sfida tra i due colossi ora è più aperta che mai.
Se ne rumoreggiava da qualche giorno ma da ieri è ufficiale: Microsoft ha acquistato Activision Blizzard per la mastodontica cifra di 69 miliardi di dollari, mettendo a segno così la più costosa acquisizione dei suoi 47 anni di storia. La notizia ha messo le ali al titolo che ieri ha chiuso la seduta con rialzo del 25,88% dopo che da mesi soffriva a causa dello scandalo sessuale fatto emergere dal Wall Street Journal che aveva travolto Blizzard (con alcune voci che parlerebbero di 700 casi di comportamenti inappropriati nell’azienda). Microsoft con questa acquisizione diventa la terza potenza mondiale nel gaming, dietro Tencent e Sony, che sta subendo grossi contraccolpi in Borsa dopo l’operazione destinata a stravolgere un mercato che da solo vale 200 miliardi di dollari. Un vero e proprio fulmine a ciel sereno nel mondo videoludico, sfera in ascesa verticale negli ultimi anni e che già era stata scossa solo qualche mese fa dall’acquisto della stessa Microsoft di Bethesda, casa produttrice di titoli che hanno fatto la storia del videogame come le saghe di The Elder Scrolls e Fallout. Con l’acquisto di Activision, si affiancheranno a questi titoli serie di successo come Call of Duty e World of Warcraft che, insieme agli altri titoli della casa produttrice, registrano quasi 400 milioni di utenti attivi. La fattibilità di questa operazione che sposta letteralmente gli equilibri, è stata subito messa in dubbio nella giornata di ieri da più voci autorevoli. Tra queste spicca quella del giornalista del New York Times Jason Schreier, arrivato ad ipotizzare l’intervento del Dipartimento della Giustizia degli Stati Uniti D’America per bloccarne la fattibilità. Secondo la firma, infatti, Microsoft rischierebbe ora di trovarsi in una posizione dominante inconciliabile con le leggi della concorrenza. Tuttavia sembra esclusa questa possibilità perché si tratterebbe di una forma di integrazione verticale: un distributore di contenuti, come Microsoft con la sua Xbox, acquisita un produttore di contenuti, come Activision. Tutto regolare, quindi. Di certo c’è che manifestazioni come l’E3 – la fiera di videogiochi più importante del mondo che si tiene ogni anno a Los Angeles – molto probabilmente non le vedremo più: Sony da anni sembra essersi tirata fuori dai giochi (è il caso di dirlo!), Microsoft con l’acquisto di Bethesda e ora di Activision e i 40 e più studi satellite, potrebbe quasi farne uno tutto suo. La fine di un’era. di Federico Arduini
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