25 anni per 25 arresti
Romina Jovanovic, 25 anni e 25 arresti, riaccende il dibattito sulle mamme detenute e sui diritti dei loro figli minori
| Cronaca
25 anni per 25 arresti
Romina Jovanovic, 25 anni e 25 arresti, riaccende il dibattito sulle mamme detenute e sui diritti dei loro figli minori
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25 anni per 25 arresti
Romina Jovanovic, 25 anni e 25 arresti, riaccende il dibattito sulle mamme detenute e sui diritti dei loro figli minori
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Romina Jovanovic, 25 anni e 25 arresti, riaccende il dibattito sulle mamme detenute e sui diritti dei loro figli minori
La storia di Romina Jovanovic, 25 anni con 25 arresti nel suo palmarès criminale, sembra più la versione contemporanea del film diretto da Vittorio De Sica “Ieri, oggi, domani” che vita vera.
La giovane, ora nel carcere milanese di San Vittore per aver tentato, appena quattro giorni fa, un furto in un’abitazione in zona San Siro, ha condanne che ammontano a un totale di 7 anni e mezzo di reclusione. La sua richiesta è però quella di scontare la pena agli arresti domiciliari nel campo rom di Monte Bisbino in cui risiede. Il motivo? È una neomamma e necessita di allattare il figlio.
Il dibattito sulle madri detenute e sui figli minori è accesissimo in Italia. Ad oggi, secondo i dati forniti dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, sono 23 le madri in carcere con i loro 26 bambini, in crescita costante rispetto ai mesi precedenti. La legislazione italiana sul tema è attualmente complessa. Nel 2011, la legge n.62 ha stabilito che per le madri con figli di età non superiore ai 6 anni non venga applicata la custodia cautelare in carcere, salvo eccezioni rilevanti, o che venga predisposta per loro una custodia attenuata presso un istituto Icam. Ma l’esperienza traumatica conseguente dei minori in carcere è stata più volte messa in discussione da varie proposte di legge (l’ultima, in ordine di tempo, promossa dal Pd) poi bloccata lo scorso 23 marzo.
Il nodo però, non si sciolto. Romina risulta oggi come la versione 2.0 di Adelina Sbaratti, la venditrice abusiva di sigarette interpretata da una meravigliosa Sofia Loren nel film del 1963, che pur di non essere arrestata costringeva il povero marito Carmine a metterla incinta.
C’è poco da romanzare, tanto da riflettere ma, soprattutto, molto ancora da fare per sciogliere la matassa.
di Raffaela Mercurio
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