A Milano niente gelato per Cenerentola
L’ordinanza anti movida nella città – in vigore dal 17 maggio al 4 novembre – vieterà l’asporto di alimenti di ogni tipo dopo la mezzanotte
A Milano niente gelato per Cenerentola
L’ordinanza anti movida nella città – in vigore dal 17 maggio al 4 novembre – vieterà l’asporto di alimenti di ogni tipo dopo la mezzanotte
A Milano niente gelato per Cenerentola
L’ordinanza anti movida nella città – in vigore dal 17 maggio al 4 novembre – vieterà l’asporto di alimenti di ogni tipo dopo la mezzanotte
L’ordinanza anti movida nella città – in vigore dal 17 maggio al 4 novembre – vieterà l’asporto di alimenti di ogni tipo dopo la mezzanotte
La frizzantina aria primaverile deve aver dato la carica ad alcuni Comuni che in questi giorni stanno dimostrando tolleranza zero verso i propri cittadini. Per esempio, Torino ha fatto parlare di sé per aver bandito il fumo nei luoghi pubblici «quando non sia possibile rispettare una distanza di almeno 5 metri dalle persone presenti» (distanza che a Milano, dal 1 gennaio 2025, sarà addirittura di 10 metri). Una notizia che non piace a tutti ma che i sostenitori possono quantomeno legare a questioni di salute.
Si fa invece molta più fatica a comprendere l’ordinanza anti movida che il sempre severissimo capoluogo lombardo ha appena firmato e che dal 17 maggio al 4 novembre – in quartieri come Brera, i Navigli e la Darsena – vieterà l’asporto di alimenti di ogni tipo dopo la mezzanotte. Come tante Cenerentole, i milanesi e i turisti che affolleranno la città saranno costretti a fuggire verso altri quartieri semmai avessero voglia di gustarsi un gelato o dissetarsi con una bottiglietta d’acqua.
I commercianti sono naturalmente sul piede di guerra e nemmeno i comitati di quartiere si mostrano troppo convinti della misura. Vero è che il problema dei decibel esiste, ma non è limitando la possibilità di prendersi un gelato da passeggio che si risolverà la questione. A oggi i controlli non sembrano essere sufficienti a contrastare il fenomeno della movida incontrollata, che somma l’abuso di alcol a episodi di microcriminalità. Aumentiamo quelli e lasciamo stare i gelati.
Di Ilaria Cuzzolin
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