È morta all’età di 71 anni Eleonora Giorgi. La celebre attrice da tempo combatteva contro un tumore al pancreas. Tumore di cui aveva iniziato a parlare a partire dall’ottobre 2023.

Nata a Roma il 21 ottobre 1953, il debutto di Giorgi – prima indossatrice e fotomodella – nel mondo dello spettacolo arriva da appena 18 anni, notata dal regista e produttore cinematografico Tonino Cervi. L’esordio arriva nel film “Roma” di Federico Fellini (anche se in realtà non accreditata). Poi il primo vero e proprio ruolo nel 1973 con “Storia di una monaca di clausura”. Eleonora Giorgi (in quel film recita anche la celebre attrice Catherine Spaak) diventa una grande protagonista della cosiddetta “commedia sexy”. In quel film interpreta suor Agnese del Gesù. La “Commedia sexy”, un genere che ai tempi veniva considerato assolutamente scandaloso. Non mancavano infatti le polemiche riguardanti i film di quel filone.

Tanti i film in cui Giorgi è protagonista. In quei primi anni dopo il debutto ricordiamo anche, per esempio, “Appassionata” o “La sbandata”.

Il 1974 è un anno che possiamo definire “spartiacque” per la vita dell’attrice. Un anno estremamente doloroso. Muore il fidanzato 17enne di Giorgi a causa di un grave incidente in moto. La stessa moto che il giovane aveva preso in prestito proprio da lei. Dopo l’enorme dolore per quella perdita, Giorgi decide di scomparire dalla televisione. Per lei comincia un periodo terribile dove eroina e depressione diventano purtroppo protagonisti.

Periodo dal quale l’attrice riesce, con molta fatica ma con tantissima forza, a rialzarsi.

Poi, tanti altri film, tante altre apparizioni in televisione. E un bellissimo sorriso che torna sul volto di Eleonora.

Eleonora Giorgi ha due figli (e un nipote): Angelo Rizzoli e Massimo Ciavarro. Figli che le sono rimasti accanto fino alla fine.

Riguardo i propri figli e il grandissimo amore che provano per lei, Giorgi – in una recente intervista – aveva dichiarato: “L’amore dei miei figli: gli infermieri mi dicono non è scontato. Mi raccontano di quarantenni spaventati davanti ai genitori gravemente malati. Non lasciate solo chi soffre, soprattutto di domenica, il giorno più triste. A San Valentino mia nuora Clizia è venuta con il mio adorato nipotino Gabriele, di 3 anni. Gli hanno detto che la nonna è in albergo: abbiamo liberato in aria dei palloni rossi”.

di Mario Catania