Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Alessia Pifferi che chiede al giudice di “non sgridarla”

C’è qualcosa che sin dall’inizio ha colpito, nella terribile vicenda della piccola Diana. Il modo in cui la mamma percepisse la figlia come un ostacolo alla sua vita
|

Alessia Pifferi che chiede al giudice di “non sgridarla”

C’è qualcosa che sin dall’inizio ha colpito, nella terribile vicenda della piccola Diana. Il modo in cui la mamma percepisse la figlia come un ostacolo alla sua vita
|

Alessia Pifferi che chiede al giudice di “non sgridarla”

C’è qualcosa che sin dall’inizio ha colpito, nella terribile vicenda della piccola Diana. Il modo in cui la mamma percepisse la figlia come un ostacolo alla sua vita
|
|
C’è qualcosa che sin dall’inizio ha colpito, nella terribile vicenda della piccola Diana. Il modo in cui la mamma percepisse la figlia come un ostacolo alla sua vita
C’è qualcosa che sin dall’inizio ha colpito, nella terribile vicenda della piccola Diana lasciata da sola per giorni in casa dalla madre Alessia Pifferi. Il modo in cui questa mamma percepisse la figlia come una sorta di ostacolo, per vivere la propria vita. Un ostacolo per vivere la sua ossessione per gli uomini. Ed è la stessa sensazione che ritroviamo, forte, ora che questa madre è comparsa in aula. A raccontare come avesse lasciato la figlia da sola già altre volte. Come, parole sue, «pensavo che il latte le bastasse». Come in fondo se, ancora oggi, quello che conta per questa donna fosse giustificare se stessa. Come se la morte atroce della sua bambina fosse un dettaglio sullo sfondo. 
 
Alessia Pifferi che chiede al giudice di «non sgridarla». Come fosse lei, una bambina che ha fatto una marachella e non una donna adulta che ha lasciato da sola la figlia, al caldo, con un biberon con latte e tranquillanti, per correre dall’uomo del momento. È una vicenda che non finisce di sconvolgere. Alessia non ha mai chiesto aiuto. Non ha detto a nessuno che Diana era sola in casa. Lo avesse fatto, la bambina sarebbe ancora viva. Eppure per lei, quello che conta è “non essere sgridata”. Non che la sua bambina non ci sia più. 
Di Annalisa Grandi

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

Licenziata dall’azienda per “giustificato motivo”: era stata stuprata da tre coetanei

01 Giugno 2024
Un’azienda milanese ha ritenuto necessario procedere al licenziamento di una 32enne che circa un…

Friuli, l’abbraccio che ha commosso l’Italia

01 Giugno 2024
La tragedia del Natisone, dove tre ragazzi risultano ancora dispersi, si racchiude in quello abb…

Friuli Venezia Giulia: tre giovani dispersi per la piena del Natisone

01 Giugno 2024
I vigili del fuoco sono alla ricerca dei giovani, mentre il sindaco di Premariacco, Michele De S…

Il campo nomadi Scordovillo a Lamezia Terme: c’è ma non si vuol vedere

31 Maggio 2024
Non si sa se sia nato prima l’uno o l’altro. Sta di fatto che a Lamezia Terme, a pochi metri dal…

LEGGI GRATIS La Ragione

GUARDA i nostri video

ASCOLTA i nostri podcast

REGISTRATI / ACCEDI

Exit mobile version