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Liliana Segre

Assenze assordanti, sulle quali occorre riflettere

A causa degli incessanti insulti sui social, la Senatrice a vita Liliana Segre ha deciso di non presenziare un evento al Memoriale della Shoah

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Assenze assordanti, sulle quali occorre riflettere

A causa degli incessanti insulti sui social, la Senatrice a vita Liliana Segre ha deciso di non presenziare un evento al Memoriale della Shoah

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Assenze assordanti, sulle quali occorre riflettere

A causa degli incessanti insulti sui social, la Senatrice a vita Liliana Segre ha deciso di non presenziare un evento al Memoriale della Shoah

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A causa degli incessanti insulti sui social, la Senatrice a vita Liliana Segre ha deciso di non presenziare un evento al Memoriale della Shoah

Si è tenuta ieri, mercoledì 22 gennaio, l’inaugurazione della mostra “Tu sei la memoria della mia notte” dell’artista Marcello Maloberti al Memoriale della Shoah. Un’esposizione che rientra tra le iniziative dedicate al consueto Giorno della Memoria, che si celebra il 27 gennaio. Le opere sono ispirate alle frasi pronunciate dalla Senatrice a vita Liliana Segre sui suoi racconti di prigionia ad Auschwitz e riportate con la sua grafia. Ed è proprio lei ad aver rinunciato all’ultimo minuto di presenziare all’inaugurazione della mostra, allestita proprio nel luogo dal quale fu deportata per essere traferita nel campo di concentramento a lei destinato.

Il motivo della sua assenza è stato dovuto ai numerosi attacchi sui social indirizzati a quella che un tempo fu una bambina strappata alla realtà e alla bellezza della vita e che visse uno dei periodi più bui della storia dell’umanità. Purtroppo, non è una novità che la Senatrice riceva insulti – non solo tramite social – ma negli ultimi mesi il numero degli attacchi è cresciuto a dismisura, tanto da spingere Liliana Segre a rinunciare all’evento in programma al Memoriale della Shoah. Una scelta che lungi dall’essere giudicata, anzi, nonostante fatichi a concepire come sia possibile ricattare di morte un’anziana donna (95 anni il 10 settembre 2025) reduce da un campo di concentramento.

Ma una riflessione su quel gesto carico di significato – seppur sia stato fatto senza alcun particolare intento da Liliana Segre – è dovuta e ci obbliga seriamente a fare i conti con la nostra “umanità”. Quella di Liliana è un’assenza assordante, che denuncia per l’ennesima volta gli attacchi disumani attraverso il silenzio, lo stesso che in un primo momento molti ebrei sopravvissuti ai campi dell’orrore scelsero, perché troppo difficile raccontare cosa fu l’Olocausto.

Era il 2022 quando in un’intervista – durante la presentazione dell’esposizione dei fascicoli della Cittadella degli Archivi relativi al censimento degli ebrei del 1938 sempre al Memoriale della Shoah di Milano – la Senatrice a vita dichiarò: “La Shoah verrà dimenticata”. Una dichiarazione difficile da capire al tempo, ma ora chiara più che mai.

Lo stesso Roberto Jarach, presidente del Memoriale, ha dichiarato: “È stata una giornata molto calda. Stiamo vivendo il Giorno della Memoria in un clima molto negativo, dopo l’uscita del film Liliana, per questo florilegio di attacchi sui social alla senatrice che sono immeritati e infondati e fuori luogo”. Film che rischiò persino di essere censurato al cinema Orfeo di Milano.

La Senatrice ha così spiegato il motivo della sua assenza all’inaugurazione della mostra: “Non me la sento di uscire. Non me la sento di fronteggiare certe situazioni. Sono stanca degli insulti”. Luciano Belli Paci, figlio di Liliana, ha rassicurato tutti dicendo che “la madre è stanca e ha ridotto gli impegni, anche se ormai ci ha fatto l’abitudine ai numerosi insulti, certo non le fanno piacere ma non si fermerà”.

Liliana Segre è attesa il prossimo 28 gennaio al Quirinale per la cerimonia in occasione del Giorno della Memoria, mentre il 6 febbraio sarà all’evento organizzato al Memoriale della Shoah. Eventi nei quali, è bene ricordare, la sua presenza è un privilegio e un onore essendo condivisi insieme ad una donna testimone vivente della storia e di quel passato dal quale sembriamo non aver imparato nulla.

Di Claudia Burgio

La mostra “Tu sei la memoria della mia notte” a cura di Diego Sileo è stata realizzata dalla Fondazione Memoriale della Shoah di Milano in collaborazione con PAC Padiglione d’Arte Contemporanea – Comune di Milano, e con il supporto dell’Ambasciata di Germania in Italia e di Galleria Raffaella Cortese, Milano – Albisola.

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