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Bimbo con sindrome di Down quasi investito: il post della mamma

A Tirano un automobilista ha quasi investito una mamma e il suo bimbo con la sindrome di Down, rimasto alcuni minuti in strada per una crisi
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Bimbo con sindrome di Down quasi investito: il post della mamma

A Tirano un automobilista ha quasi investito una mamma e il suo bimbo con la sindrome di Down, rimasto alcuni minuti in strada per una crisi
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Bimbo con sindrome di Down quasi investito: il post della mamma

A Tirano un automobilista ha quasi investito una mamma e il suo bimbo con la sindrome di Down, rimasto alcuni minuti in strada per una crisi
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A Tirano un automobilista ha quasi investito una mamma e il suo bimbo con la sindrome di Down, rimasto alcuni minuti in strada per una crisi
La vicenda che stiamo per raccontarvi è avvenuta negli scorsi giorni su lungo Adda a Tirano in provincia di Sondrio. Una mamma e il suo bimbo con la sindrome di Down stavano attraversando la strada quando il piccolo è andato in crisi, fermandosi per alcuni minuti in mezzo alla carreggiata. A quel punto uno dei conducenti li ha sorpassati, sfiorando il piccolo e insultandoli. Una scena vergognosa raccontata dalla madre sui social senza rabbia né risentimento, con parole che suonano come un insegnamento di vita:
 
“Caro automobilista che oggi, verso le 14 su lungo l’Adda a Tirano, sei stato rallentato da un bimbo piccolo con sindrome di Down mentre andavi al lavoro, ti dico solo mi dispiace”, ha scritto Laura, la mamma. “Sono la sua mamma ed ero in difficoltà a gestire una sua fatica e mio figlio Leo era molto in difficoltà a gestire se stesso e non riusciva a farsi capire. Leo purtroppo ha bloccato il traffico per circa 5 minuti, che possono sembrare pochi, ma per chi va al lavoro possono essere tanti”. “Mi spiace che tu abbia deciso di fare una manovra pericolosa in macchina per superarlo (nessun altro lo ha fatto e saranno stati tutti un po’ infastiditi). Quella manovra è stata non solo pericolosa per il mio bambino, ma irrispettosa. Ci hai anche insultato passandoci accanto e ti assicuro che né io né Leo avevamo voglia di vivere le nostre difficoltà in mezzo alla strada”.
 
“Caro automobilista, oggi tu probabilmente godrai di salute e gioventù – ha aggiunto la mamma – ma la vecchiaia e la malattia ti porta a sperimentare le tue fragilità e ad avere bisogno di comprensione e aiuto. Spero che non incontrerai persone poco tolleranti e indifferenti come sei stato tu con noi, perché fa male. Oggi puoi decidere di cambiare atteggiamento e farlo insieme a chi ti circonda. Mi ricordo della tua macchina aziendale e del tuo viso, se ti incontro avrei piacere di farti conoscere il mio Leo, che oltre a tante fragilità ha anche enormi risorse: è spiritoso, autonomo e ha voglia di fare la sua parte nel mondo”.
 
Bisognerebbe imparare a indossare più spesso gli abiti altrui, prima di giudicare, inveire o peggio.
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