Ora diranno che sono solo ragazzi alla fine dell’anno scolastico, che volevano fare un po’ di baldoria. Ragazzate, gravi per carità, ma che non bisogna farla troppo lunga…

In verità hanno cominciato già a dirlo nella persona della dirigente scolastica del liceo Malpighi di Roma, dove è stata scattata questa bella fotografia.

Per una volta, sono stati i genitori a mostrarsi giustamente indignati da quei saluti fascisti, furiosi e sconcertati per una simile manifestazione di ignoranza e disprezzo della storia.
E per una volta che le mamme e i papà hanno detto la cosa giusta, dalla scuola arriva la cosa sbagliata. Per carità, sono stati abbassati i voti in condotta e i crediti di alcuni studenti individuati (volevamo pure vedere), ma – suvvia – non facciamola troppo lunga. Evitiamo il caso mediatico, dicono dalla scuola…

Come se non ci fosse speranza, come se fossimo condannati a ripetere sempre gli stessi errori. Oggi noi genitori, domani professori e dirigenti.

Del resto, davanti a una simile manifestazione di stupidità e ignoranza il minimo che ci si debba chiedere è cosa diamine abbiano studiato nelle ore di storia questi ragazzi. Lasciamo perdere l’educazione civica e tutte quelle materie di cui ci riempiamo la bocca per sentirci moderni, mi fermerei proprio alla storia, alla filosofia, alla letteratura: cosa diamine hanno studiato? Cosa non hanno studiato?

Che facevano i professori in classe? Giusto per provare a capire e non fermarci alla vergogna.

Di Fulvio Giuliani