Delitto di Garlasco, concessa la semilibertà ad Alberto Stasi. La mamma di Chiara Poggi: “Spero di non incontrarlo mai”
Delitto di Garlasco, è stata concessa la semilibertà ad Alberto Stasi. Lo ha deciso il Tribunale di Sorveglianza di Milano
Delitto di Garlasco, concessa la semilibertà ad Alberto Stasi. La mamma di Chiara Poggi: “Spero di non incontrarlo mai”
Delitto di Garlasco, è stata concessa la semilibertà ad Alberto Stasi. Lo ha deciso il Tribunale di Sorveglianza di Milano
Delitto di Garlasco, concessa la semilibertà ad Alberto Stasi. La mamma di Chiara Poggi: “Spero di non incontrarlo mai”
Delitto di Garlasco, è stata concessa la semilibertà ad Alberto Stasi. Lo ha deciso il Tribunale di Sorveglianza di Milano
Delitto di Garlasco, è stata concessa la semilibertà ad Alberto Stasi. Lo ha deciso il Tribunale di Sorveglianza di Milano.
Stasi, ora 41enne – lo ricordiamo – è stato condannato in via definitiva nel 2015 a 16 anni per l’omicidio di Chiara Poggi. Avvenuto nel 2007 a Garlasco.
Con la semilibertà, Alberto Stasi potrà ora trascorrere tempo fuori dal carcere, per parte del giorno. Durante le ore fuori dalla cella, il 41enne potrà sia lavorare (nel 2023 Stasi aveva già ottenuto il permesso per il lavoro esterno e quindi va tutti i giorni a lavorare come contabile in un’azienda milanese per poi rientrare in carcere) sia – come prevedono le norme – fare attività istruttive e di reinserimento sociale. La sera, invece, dovrà tornare obbligatoriamente nel carcere di Bollate.
Una decisione che provoca numerose polemiche. La Procura generale di Milano aveva chiesto in precedenza “il rigetto dell’istanza di semilibertà”. Proposta dai legali di Stasi, gli avvocati Giada Bocellari e Antonio de Rensis. Inoltre, la Procura aveva chiesto in subordine un rinvio del procedimento per valutare le “circostanze” dell’ultima intervista tv di Alberto Stasi, al programma “Le Iene” (dello scorso 30 marzo). Poiché “non era stata autorizzata”.
Semilibertà per Alberto Stasi, le parole dei giudici
Secondo i giudici però “con riferimento ai rilievi del procuratore generale (…) si osserva che il provvedimento concessivo del beneficio non imponeva al detenuto alcun divieto espresso di avere rapporti con i giornalisti”. Lo si legge nel provvedimento.
I giudici scrivono ancora: “Si osserva quindi che, a prescindere da ogni diversa valutazione circa la possibilità da parte del permessante di intrattenere rapporti con la stampa, considerato il tenore pacato dell’intervista, ritiene il collegio che tale comportamento, se valutato nel contesto di un percorso carcerario connotato dal rigoroso e costante rispetto delle regole, anche nel corso dei benefici penitenziari concessi (grazie ai quali già usufruisce di considerevoli spazi di libertà) non sia idoneo ad inficiare gli esiti della relazione di osservazione”.
La mamma di Chiara Poggi: “Spero di non incontrare mai Alberto Stasi”
Rita Preda, la mamma di Chiara Poggi – contattata telefonicamente dall’Aansa – dichiara: “Abbiamo saputo la notizia poco fa. Proviamo solo, ancora una volta, tanta amarezza. Speriamo solo di non incontrarlo mai”.
di Filippo Messina
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