Garlasco, terminato l’incidente probatorio. Nessuna sorpresa se non la presenza di Stasi in Aula. I Poggi chiedono di spegnere i riflettori sul caso
Anche oggi la genetista Albani ha ribadito l’incapacità di poter identificare con certezza Andrea Sempio nel DNA trovato sotto le unghie di Chiara. Soddisfazione dei legali dell’uomo. La famiglia Poggi resta convinta della colpevolezza di Stasi presentatosi a Pavia e preso d’assalto dai giornalisti
Garlasco, terminato l’incidente probatorio. Nessuna sorpresa se non la presenza di Stasi in Aula. I Poggi chiedono di spegnere i riflettori sul caso
Anche oggi la genetista Albani ha ribadito l’incapacità di poter identificare con certezza Andrea Sempio nel DNA trovato sotto le unghie di Chiara. Soddisfazione dei legali dell’uomo. La famiglia Poggi resta convinta della colpevolezza di Stasi presentatosi a Pavia e preso d’assalto dai giornalisti
Garlasco, terminato l’incidente probatorio. Nessuna sorpresa se non la presenza di Stasi in Aula. I Poggi chiedono di spegnere i riflettori sul caso
Anche oggi la genetista Albani ha ribadito l’incapacità di poter identificare con certezza Andrea Sempio nel DNA trovato sotto le unghie di Chiara. Soddisfazione dei legali dell’uomo. La famiglia Poggi resta convinta della colpevolezza di Stasi presentatosi a Pavia e preso d’assalto dai giornalisti
E’ terminato da pochissimo l’incidente probatorio atteso da mesi e che doveva segnare un prima e un dopo nel caso Garlasco. Così non è stato. Al momento, tutto rimane invariato e confermato. Il DNA trovato sotto le unghie di Chiara Poggi, attribuibile parzialmente ad Andrea Sempio o un ramo della sua famiglia paterna (ma anche ad altri migliaia di soggetti, trattandosi di aplotipo), non smuove nulla in queta tragedia che occupa le pagine delle cronache ormai da 17 anni.
L’avvocato Liborio Cataliotti che rappresenta Andrea Semrio, oggi assente anche perché non avrebbe potuto rilasciare alcuna dichiarazione, ha espresso soddisfazione una volta fuori dall’Aula di tribunale per l’andamento del confronto. Secondo il legale, le risposte ottenute rafforzano in modo netto le contestazioni già sollevate dalla difesa, in particolare sul valore processuale del Dna rinvenuto sotto le unghie di Chiara Poggi. A suo avviso, sia sul piano scientifico sia su quello giuridico, gli elementi emersi confermano pienamente le perplessità già espresse nelle fasi preliminari.
L’udienza, durata diverse ore, ha visto inizialmente l’esposizione della genetista Denise Albani, che ha illustrato la propria perizia sul Dna rispondendo alle osservazioni delle parti. La Procura ha quindi richiamato il lavoro svolto in passato dal perito Francesco De Stefano (quando le tecniche per l’analisi del DNA erano molto diverse) mentre la difesa di Sempio ha insistito sulla scarsa attendibilità delle tracce genetiche. Dopo gli interventi delle difese e dei legali della famiglia Poggi, l’attenzione si è spostata sugli accertamenti dattiloscopici relativi alle impronte trovate nella villetta e nei rifiuti dell’abitazione. Ad oggi, pare evidente, manchi ancora la prova regina capace eventualmente di rinviare Andrea Sempio a giudizio.
Stamane a Pavia si è presentato anche Alberto Stasi, che pure non ha potuto rilasciare alcuna dichiarazione trovandosi in stato di semilibertà. Giada Bocellari, avvocata di Alberto Stasi, ha spiegato che il suo assistito “ha voluto essere presente perché si trattava di un momento cruciale: dopo undici anni di discussioni sul Dna, la perizia è finalmente arrivata”.
Il legale dei Poggi: nessuna reazione nel rivedere Stasi
Gian Luigi Tizzoni, storico avvocato della famiglia Poggi, ha dichiarato di non aver provato alcuna emozione nel rivedere Alberto Stasi, a distanza di dieci anni dalla sentenza definitiva che lo ha condannato a 16 anni di carcere per l’omicidio di Chiara Poggi dopo due assoluzioni. I consulenti della famiglia stanno nel frattempo effettuando nuove verifiche su alcuni oggetti indossati dalla vittima il giorno del delitto, come la cavigliera e gli orecchini, stranamente mai analizzati prima (se Chiara fosse stata trascinata dai piedi per esempio, qualche traccia potrebbe essere rimasta sull’accessorio indossato quel giorno).
L’udienza di oggi e la presenza di Stasi ha riportato alla mente quanto accaduto anni fa, subito dopo l’uccisione di Chiara, quando la pressione mediatica era fortissima. A distanza di anni, poco o nulla è cambiato. L’assalto dei giornalisti -comprensibile per certi versi, riprovevole per altri – è stato pressante nei confronti di Alberto Stasi che all’epoca, ancora prima della sua condanna, veniva definito “il biondino dagli occhi di ghiaccio”. Lasciando il Tribunale l’uomo si è limitato a chiedere calma e rispetto, evitando di rispondere alle domande sulle sue condizioni o sull’esito dell’udienza.
Proprio sull’eccessiva esposizione mediatica del caso è tornata anche la famiglia Poggi tramite i suoi legali. Non a caso Chiara è stata definita da alcuni opinionisti la vittima di femminicidio che muore tutti i giorni su stampa e tv. Una ferita che per i famigliari della ragazza si riapre praticamente tutti i giorni.
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