Il dramma e le durissime lezioni
| Cronaca
Siamo fra i migliori al mondo nella fase della prima emergenza. Ma i lavori di messa in sicurezza del territorio devono diventare una priorità
Il dramma e le durissime lezioni
Siamo fra i migliori al mondo nella fase della prima emergenza. Ma i lavori di messa in sicurezza del territorio devono diventare una priorità
| Cronaca
Il dramma e le durissime lezioni
Siamo fra i migliori al mondo nella fase della prima emergenza. Ma i lavori di messa in sicurezza del territorio devono diventare una priorità
| Cronaca
AUTORE: Fulvio Giuliani
L’assoluta eccezionalità di quanto accaduto in Romagna è al punto di partenza di qualsiasi ragionamento si voglia fare sulla tragedia che ha piegato un intero territorio. La quantità di acqua caduta nel giro di poche ore è spaventosa e va considerata sempre e comunque, eppure la fragilità di quel lembo d’Italia a cui siamo tutti istintivamente legati per ricordi personali o immagini che sono proprie della memoria collettiva è impressionante.
Non c’è un argine che abbia retto e, dopo la fase dell’emergenza, sarà necessario studiarli uno a uno per capire cosa sia accaduto, quanto fosse inevitabile o meno non solo il disastro, ma la dimensione che ha assunto. Senza nessuna polemica, senza puntare il dito, osservando attoniti la placida, dolce, gaudente, produttiva e così familiare Romagna.
Il problema è che siamo assolutamente fra i migliori al mondo nella fase della prima emergenza. Ci prodighiamo istintivamente per il prossimo, come abbiamo sottolineato solo ieri commentando il video-simbolo di queste ore drammatiche: il salvataggio del bimbo di tre anni rimasto intrappolato dall’acqua insieme alla madre. Abbiamo strutture, competenze, un know how frutto (purtroppo) di decenni di calamità naturali con cui abbiamo dovuto fare i conti. La nostra Protezione Civile nella quale confluiscono corpi, professionalità ed esperienze molto diverse fra di loro e altrettanto ben amalgamate, è un fiore all’occhiello del Paese. Una garanzia che salva vite.
Con la stessa lucidità va ricordato ancora una volta che, terminata la fase della prima emergenza, non siamo più fra i migliori. Diventiamo lenti e prevedibili. I lavori di messa in sicurezza del territorio – parliamo in generale, non è questo il momento e non abbiamo gli strumenti per riferirci in modo specifico a quanto accaduto in Romagna – non sono quasi mai una priorità. Parliamo moltissimo e facciamo infinitamente meno. L’eccezionalità degli eventi atmosferici finisce per diventare un tragico innesco di veri e propri cataclismi, peggiorati e agevolati da un territorio sempre più fragile e impreparato. È superfluo elencare le durissime elezioni che il tempo ci ha inflitto.
Di Fulvio Giuliani
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche
Soldi pubblici per le connessioni: Infratel e l’ennesimo voucher
25 Agosto 2025
Infratel ha sfornato l’ennesimo voucher per incentivare le famiglie ad abbonarsi alla banda ultral…
Romagna, la quiete dopo la tempesta. La spiaggia torna ad accogliere i visitatori – IL VIDEO
24 Agosto 2025
Dopo la violenta perturbazione, la Romagna ancora una volta – con orgoglio – non si ferma e fa il…
Salerno, bagnanti trovano carcasse di topi a riva – IL VIDEO
24 Agosto 2025
“Non andare a mare perché ci sono i topi che galleggiano”. Questo video, che ha fatto il giro del…
Violento temporale sulla Romagna, raffiche di vento oltre i 120 km/h – IL VIDEO
24 Agosto 2025
È stato “come un uragano”. In questo modo Meteo Forlì-Cesena definisce il violento temporale che h…
Iscriviti alla newsletter de
La Ragione
Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.