Il governo impugna la legge della Toscana sul fine vita. Giani: “Profondo rammarico. Abbiamo agito nella legalità”
Il governo ha deciso – in Consiglio dei ministri – di impugnare alla Corte Costituzionale la legge della Regione Toscana sul fine vita. Dura la reazione del governatore toscano Eugenio Giani
Il governo impugna la legge della Toscana sul fine vita. Giani: “Profondo rammarico. Abbiamo agito nella legalità”
Il governo ha deciso – in Consiglio dei ministri – di impugnare alla Corte Costituzionale la legge della Regione Toscana sul fine vita. Dura la reazione del governatore toscano Eugenio Giani
Il governo impugna la legge della Toscana sul fine vita. Giani: “Profondo rammarico. Abbiamo agito nella legalità”
Il governo ha deciso – in Consiglio dei ministri – di impugnare alla Corte Costituzionale la legge della Regione Toscana sul fine vita. Dura la reazione del governatore toscano Eugenio Giani
Il governo ha deciso – in Consiglio dei ministri – di impugnare alla Corte Costituzionale la legge della Regione Toscana sul fine vita.
Le disposizioni della Regione Toscana – la prima a disciplinare a materia – erano state approvate a metà marzo 2025.
Lo scorso 11 febbraio la Toscana era diventata la prima Regione italiana ad approvare una legge che regola il fine vita. Il Consiglio regionale della Toscana aveva infatti approvato – con emendamenti – la proposta di legge, di iniziativa popolare, sul fine vita “Liberi subito”. Tale proposta – lo ricordiamo – era stata promossa dall’associazione Luca Coscioni e aveva ricevuto oltre 10mila firme.
Nella Regione Toscana quindi la legge per regolamentare la procedura con cui – a determinate condizioni – ci si poteva somministrare un farmaco per il suicidio assistito.
Il governo impugna la legge della Toscana sul fine vita. Le dichiarazioni del governatore toscano Giani
“È paradossale che, invece di lavorare su una legge nazionale attesa da anni, il Governo scelga di ostacolare chi si è impegnato per attuare quanto stabilito dalla Corte” costituzionale “che ha indicato la necessità di colmare un vuoto legislativo in materia di suicidio medicalmente assistito”. Sono le dure parole pronunciate dal governatore toscano Eugenio Giani dopo la decisione del governo di impugnare la legge toscana sul fine vita.
Giani prosegue: “Difenderemo con determinazione la nostra legge, certi di aver agito nel rispetto della legalità, della Costituzione e, soprattutto, delle persone”.
“Sono falsi, falsi in tutto, persino in quello che predicano. Il governo ha impugnato la legge Toscana sul fine vita, alla faccia dell’autonomia di Salvini, che di fronte a una scelta presa da un Consiglio regionale che ha il diritto e il dovere di disciplinare le modalità di erogazione delle prestazioni sanitarie, ammaina la bandiera autonomista e porta quella regione in tribunale. La Lega volta le spalle alla sua storia e si schiera per il centralismo bigotto dello Stato”. Lo afferma in una nota Riccardo Magi, segretario di +Europa.
Magi aggiunge: “In quanto a Meloni, la smetta di fare propaganda sulle persone perseguitandole fin dentro il letto di morte. Forza Italia promette invece che farà una legge, ma dopo lo ius italiae finito nel nulla già sappiamo che sui diritti la parola del partito di Tajani non vale molto. Un governo che entra a gamba tesa nella vita della gente che soffre, contro l’autonomia delle Regioni. Una vergogna targata Meloni”.
di Mario Catania
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Tag: Italia
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