Oscar è morto a soli 3 anni anche perché all’Isola d’Elba, dove viveva con Sara, dalle 20:40 di martedì sera nessun veterinario ha risposto al telefono. Alla faccia dei protocolli
“Ti avevo immaginato, cercato, voluto e desiderato. Mi sono chiesta tante volte se fossi stata io quella a salvarti o fossi stato tu a trovare e salvare me. Ciao amore mio grande, ti ho amato così tanto. Impossibile pensarmi senza te, bianco del mio cuore”.
Sono le dolci, struggenti parole con cui Sara saluta per sempre il suo Oscar, un maremmano di tre anni. Morto pochi giorni fa. Morto, anche perché all’Isola d’Elba, dove Sara vive, dalle 20:40 di un martedì sera nessun veterinario ha risposto più al telefono. Nessuna clinica notturna, come pure i protocolli prevedono ci siano. Oscar aveva tre anni. Solo tre anni.
Quando si è sentito male Sara ha provato a chiamare chiunque. Fino alla disperata decisione: prendere un traghetto per Piombino, il primo all’alba, per portare il suo cane in clinica. Solo che Oscar non ce l’ha fatta ad arrivarci. E il grido di dolore e rabbia, affidato da Sara ai social, è finito ovunque in Rete. Perché racconta di inaccettabili falle in un sistema che pur da anni prevederebbe cliniche aperte h.24 per gli animali. Eppure non c’è stato nessuno, a rispondere alle telefonate di Sara. Nulla le riporterà indietro quel batuffolo bianco, ma la sua storia speriamo serva per evitare che possa succedere di nuovo.
Di Annalisa Grandi
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