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L'oblio delle Olgettine su giornali e tv

L’oblio delle Olgettine su giornali e tv

Le Olgettine, assolte perché il fatto non sussiste, invocano l’oblio ma continuano a bramare attenzioni su giornali e tv
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L’oblio delle Olgettine su giornali e tv

Le Olgettine, assolte perché il fatto non sussiste, invocano l’oblio ma continuano a bramare attenzioni su giornali e tv
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L’oblio delle Olgettine su giornali e tv

Le Olgettine, assolte perché il fatto non sussiste, invocano l’oblio ma continuano a bramare attenzioni su giornali e tv
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Le Olgettine, assolte perché il fatto non sussiste, invocano l’oblio ma continuano a bramare attenzioni su giornali e tv
Sono state tutte assolte perché il fatto non sussiste. Dopo anni di “sbatti il mostro in prima pagina”, le Olgettine chiedono oggi di essere dimenticate per sempre. Che non si parli più di loro, ora che finalmente giustizia è stata fatta. Pretese legittime, che però vengono avanzate in un modo quantomeno curioso da chi dice di essere alla ricerca dell’oblio. Dal giorno della sentenza assistiamo infatti a tutto un fioccare di interviste sulla stampa e rispettivi primi piani a favor di obbiettivo fotografico. C’è per esempio Roberta Bonasia, meglio conosciuta come “la favorita di Berlusconi”, che dice di aver dovuto persino cambiare cognome per non essere riconosciuta ai colloqui di lavoro. L’altro giorno Karima el Mahoroug (vero nome di Ruby Rubacuori) ha tenuto un’affollatissima conferenza stampa per presentare “Karima”, il suo memoir senza editore (trattasi di pubblicazione autofinanziata) nel quale ripercorre tutta la propria vita, comprese quelle sei visite alla villa berlusconiana di Arcore. Appena sei volte, un nonnulla nel bilancio di un’intera esistenza ma più che sufficienti a sollevare un polverone mediatico decennale e alimentare quella sconfinata riconoscenza nei confronti dell’ex presidente del Consiglio che la donna non manca mai di rimarcare. Così ha fatto anche l’altro giorno quando – come un’ape che balza di fiore in fiore – è apparsa nei tg e in trasmissioni tv. Tutto questo sempre per essere dimenticate e ritrovare la serenità perduta. di Ilaria Cuzzolin

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