Milano: inchieste, conflitti d’interesse e indagini
Inchieste, conflitti d’interesse, indagini, perquisizioni e (possibili) arresti: a Milano sembra regnare il caos più totale in ambito urbanistico.

Milano: inchieste, conflitti d’interesse e indagini
Inchieste, conflitti d’interesse, indagini, perquisizioni e (possibili) arresti: a Milano sembra regnare il caos più totale in ambito urbanistico.
Milano: inchieste, conflitti d’interesse e indagini
Inchieste, conflitti d’interesse, indagini, perquisizioni e (possibili) arresti: a Milano sembra regnare il caos più totale in ambito urbanistico.
Inchieste, conflitti d’interesse, indagini, perquisizioni e (possibili) arresti: a Milano sembra regnare il caos più totale in ambito urbanistico. Ieri la notizia choc: la Procura di Milano, nell’ambito di un’inchiesta riguardante la gestione dell’urbanistica, ha chiesto sei arresti. Fra gli indagati ci sono nomi di spicco come Giancarlo Tancredi, l’assessore alla Rigenerazione urbana del Comune di Milano. O l’imprenditore edile Manfredi Catella (soprannominato “il re del mattone”), il celebre immobiliarista che ha ridisegnato la città negli ultimi anni rendendola sempre più all’avanguardia; quest’ultimo è il presidente del gruppo Coima che recentemente è stato grande protagonista del villaggio olimpico dei Giochi invernali di Milano-Cortina 2026. O ancora: Stefano Boeri, l’archistar famoso nel mondo per il Bosco Verticale. Le gravi accuse sono, a vario titolo, di corruzione e falso. Gli indagati si presenteranno la prossima settimana davanti al gip.
I pm hanno proposto per Tancredi e un imprenditore i domiciliari, mentre per un ex presidente e un membro della commissione paesaggio e altri 2 costruttori, il carcere
Nel frattempo a Milano i problemi urbanistici proseguono, i processi non si sa quando e se si faranno e continuano a essere fermi molti cantieri, mentre le famiglie rimangono in attesa delle loro case, in bilico fra blocchi e sospensioni. Ricorderete il disegno di legge “Salva Milano”, pensato con l’intento di far ripartire 150 progetti che erano stati fermati dalla Procura milanese per presunti abusi edilizi. Resteranno tali fino a quando non si pronuncerà un giudice. Come sulle indagini ‘boom’ di ieri.
di Filippo Messina
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