Miliardari galleggianti sequestrati
Miliardari galleggianti sequestrati
Miliardari galleggianti sequestrati
L’ultimo sequestrato si chiama Tango, lo sfizio personale di Viktor Vekselberg, magnate caro a Donald Trump e accolito di Putin che si è visto sfilare un super yacht da 120 milioni di dollari. Tango però non entra nella lista delle imbarcazioni più sfarzose sottratte in Europa agli oligarchi dell’inner circle del Cremlino. Un manipolo di milionari: la privatizzazione selvaggia di acciaio e idrocarburi dopo il tramonto dell’Urss non è stata per tutti. Solo per gli amici di Putin, certo non per i cittadini russi. Non salta l’appello il Crescent di Igor Suchin, ceo di Rosneft: attraccato (e sequestrato) a Tarragona (Spagna), secondo il resoconto di “Forbes” vale circa 600 milioni di dollari. Pochi spiccioli in più del Dilbar, il gioiello da 588 milioni di dollari che si trovava al porto di Amburgo e intestato a Alisher Usmanov, altro milionario presente nella lista di proscrizione stilata dall’Unione europea tra i sodali di Putin, oltre a essere azionista di diverse società sportive americane e in passato anche dell’Arsenal.
Nella classifica delle imbarcazioni più care sottratte agli intimi putiniani c’è anche il SY A: la barca a vela più grande del mondo, parcheggiata al porto di Trieste, dell’oligarca Andrei Melnichenko. Un trialbero alto quanto un palazzo con piscina, idromassaggio, atterraggio per elicotteri. E se qualcuno se lo chiedesse, nella lista dei triremi d’oro sequestrati ci sono pure il Solaris e l’Eclipse di Roman Abramovich. Valore totale: 942 milioni di dollari.
di Nicola SellittiLa Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche