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Modena, materassi e coperte nei loculi vuoti del cimitero di San Cataldo

Con l’arrivo dell’inverno e il calo delle temperature, alcuni clochard di Modena sono corsi ai ripari trasformando i loculi vuoti del cimitero di San Cataldo nei loro giacigli notturni

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Con l’arrivo dell’inverno e il calo delle temperature, alcuni clochard di Modena sono corsi ai ripari trasformando i loculi vuoti del cimitero di San Cataldo nei loro giacigli notturni. Lo riporta la Gazzetta di Modena che ha raccolto e pubblicato queste immagini. A fare la macabra scoperta una cittadina che, mentre si recava a trovare la tomba della bisnonna, ha notato alcuni ripari improvvisati dentro le nicchie che costeggiavano il percorso. Coperte, cuscini e vestiti sparpagliati giacevano nei loculi al livello del terreno. In uno dei vani era stato allestito un covo con tanto di materasso a una piazza. Accanto alle sistemazioni improvvisate campeggiavano sacchetti di plastica e bottiglie di alcolici (forse utili per riscaldarsi).

D’altronde, negli ultimi anni nella città del lambrusco – così come in altre realtà emiliano-romagnole – per i meno danarosi trovare un alloggio è diventato un’impresa, mentre il costo della vita è cresciuto vertiginosamente. Di riflesso, in questi luoghi ci si confronta con gesti eclatanti, gesti che testimoniano la disperazione di queste fasce più fragili della popolazione abbandonate al proprio destino. Persone invisibili che, pur di non patire il freddo, non disdegnano un riparo nei sotterranei del camposanto. Con tutta probabilità, dopo che la notizia è arrivata in Municipio, gli organi preposti avranno provveduto a sgomberare l’area. E oggi non è chiaro se i protagonisti di questa vicenda abbiano o meno trovato un nuovo riparo. 

Modena è anche la città emiliana dove si è registrata la crescita più alta delle pigioni

Modena è anche la città emiliana dove si è registrata la crescita più alta delle pigioni: circa il 31%. Per una camera si è passati da 385 a 506 euro al mese nel giro di un anno; lo rivela un’inchiesta Sunia (Sindacato unitario nazionale inquilini e assegnatari). Nella cintura cittadina, il 67% dei canoni richiesti per una stanza ammontano a più di 400 euro, circa il 40% superano i 500 con un picco di 900 euro per le camere singole con bagno.

di Angelo Annese

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