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La morte della piccola Diana riguarda tutti noi

Nella vicenda della piccola Diana, lasciata morire di stenti dalla madre, c’è qualcosa di straziante che è anche un atto di accusa contro le istituzioni, contro chi avrebbe dovuto cogliere dei segnali di allarme e non lo ha fatto. Una sconfitta per tutti.

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La morte della piccola Diana riguarda tutti noi

Nella vicenda della piccola Diana, lasciata morire di stenti dalla madre, c’è qualcosa di straziante che è anche un atto di accusa contro le istituzioni, contro chi avrebbe dovuto cogliere dei segnali di allarme e non lo ha fatto. Una sconfitta per tutti.

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La morte della piccola Diana riguarda tutti noi

Nella vicenda della piccola Diana, lasciata morire di stenti dalla madre, c’è qualcosa di straziante che è anche un atto di accusa contro le istituzioni, contro chi avrebbe dovuto cogliere dei segnali di allarme e non lo ha fatto. Una sconfitta per tutti.

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Nella vicenda della piccola Diana, lasciata morire di stenti dalla madre, c’è qualcosa di straziante che è anche un atto di accusa contro le istituzioni, contro chi avrebbe dovuto cogliere dei segnali di allarme e non lo ha fatto. Una sconfitta per tutti.

C’è qualcosa di abnorme, di umanamente sconvolgente, nel dover seppellire una bambina di diciotto mesi. Straziante, così è stato il funerale della piccola Diana, lasciata a morire di stenti per sei giorni in casa da sola dalla madre. Nessuna parola, neanche quelle di accusa, possono arrivare minimamente a cogliere l’abisso di questa tragedia. Come ha detto il sindaco di Milano Sala, è un atto d’accusa anche contro le istituzioni, contro chi avrebbe dovuto cogliere dei segnali di allarme e non lo ha fatto.

Racconta quanto certi disagi e certe solitudini diventino inespugnabili, anche in città come Milano. Ma per quanto sia giusto interrogarsi su questa madre, sul fatto che poteva e doveva essere aiutata, resta che l’unica vittima di tutta questa storia è una bimba che nelle foto sorride e che resterà piccola per sempre. Pupazzi e palloncini hanno accompagnato l’ultimo addio e c’è anche chi ha voluto portare con sé il proprio di figlio, a dire addio a Diana. L’abbraccio che il sindaco Sala ha dato alla nonna è quello dell’Italia intera. Che si aspetta e chiede giustizia, «senza sconti di pena» come hanno invocato gli stessi familiari in una lettera letta da un amico. Perché quel senso di impotenza, che si avvertiva davanti a quella piccola bara, venga trasformato nella ricerca di ogni brandello di verità. E anche nell’impegno a potenziare quella rete sul territorio che in questa vicenda terribile ha mostrato tutte le sue falle. Perché la morte di Diana rappresenta una sconfitta per tutti. Di Annalisa Grandi

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