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Naufragio Bayesian: troppe tragiche fatalità. C’è chi grida al complotto

L’incredibile coincidenza che ha visto morire nemmeno 48 ore prima l’amico e coimputato di Mike Lynch, proprietario del veliero affondato a Palermo, ha scatenato i complottisti quando la verità è una sola: la realtà a volte supera di gran lunga la fantasia. Cosa è successo

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Naufragio Bayesian: troppe tragiche fatalità. C’è chi grida al complotto

L’incredibile coincidenza che ha visto morire nemmeno 48 ore prima l’amico e coimputato di Mike Lynch, proprietario del veliero affondato a Palermo, ha scatenato i complottisti quando la verità è una sola: la realtà a volte supera di gran lunga la fantasia. Cosa è successo

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Naufragio Bayesian: troppe tragiche fatalità. C’è chi grida al complotto

L’incredibile coincidenza che ha visto morire nemmeno 48 ore prima l’amico e coimputato di Mike Lynch, proprietario del veliero affondato a Palermo, ha scatenato i complottisti quando la verità è una sola: la realtà a volte supera di gran lunga la fantasia. Cosa è successo

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L’incredibile coincidenza che ha visto morire nemmeno 48 ore prima l’amico e coimputato di Mike Lynch, proprietario del veliero affondato a Palermo, ha scatenato i complottisti quando la verità è una sola: la realtà a volte supera di gran lunga la fantasia. Cosa è successo

La notizia del naufragio del veliero Bayesian al largo di Palermo ha sconvolto tutti per la sua dinamica eccezionale ma anche per i nomi degli occupanti a bordo. Tra di loro c’era il presidente della banca d’affari americana Morgan Stanley che figura nell’elenco delle vittime. Tra queste non ce l’ha fatta anche il proprietario dell’imbarcazione, Mike Lynch (un Bill Gates made in UK), che poco più di un mese fa era stato assolto dall’accusa di frode assieme al suo socio in affari Stephen Chamberlain, 59 anni. La traversata con quel gruppo di amici che lo aveva sostenuto durante il processo era il modo per festeggiare l’esito finale del processo. 

Sfortunatamente Chamberlain non si trovava assieme all’amico Mike quando la barca è affondata. In tal caso, magari, una chance di salvarsi ce l’avrebbe anche avuta. Era invece a Cambridge, dove sabato è stato falciato da un’auto mentre faceva jogging. Una tragica coincidenza del destino che rende ancora più incredibile tutta questa storia.

Solo un anno fa era stata la tragedia del Titan a riempire i giornali, il piccolo sottomarino imploso di fronte al Titanic per il quale ogni passeggero aveva sborsato 250mila dollari. “Se la sono cercata”, “capricci da milionari” avevano commentato in molti. Ora però che cosa mai si potrebbe dire del povero miliardario Chamberlain impegnato in una corsetta? Solo che, come diceva il grande Totò, la morte è una livella ma che anche la sfiga, quando vuole, ci vede benissimo. 

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