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“Non ci fu maltrattamento” ma torni a insegnare solo con le porte aperte

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L’incredibile storia di una maestra assolta dall’accusa di maltrattamenti sui bambini e che potrà tornare a insegnare solo con la porta aperta e affiancata da un collega. Genitori sul piede di guerra

“Non ci fu maltrattamento” ma torni a insegnare solo con le porte aperte

L’incredibile storia di una maestra assolta dall’accusa di maltrattamenti sui bambini e che potrà tornare a insegnare solo con la porta aperta e affiancata da un collega. Genitori sul piede di guerra

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“Non ci fu maltrattamento” ma torni a insegnare solo con le porte aperte

L’incredibile storia di una maestra assolta dall’accusa di maltrattamenti sui bambini e che potrà tornare a insegnare solo con la porta aperta e affiancata da un collega. Genitori sul piede di guerra

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Qual è il senso di reintegrare una maestra elementare “a condizione che insegni con la porta aperta, occupandosi di materie che prevedono solo poche ore e sempre affiancata da un altro collega”, se questa è stata giudicata non colpevole del reato di maltrattamenti nei confronti dei bambini? Non c’è nessuna logica tra quanto deciso dal Provveditorato che ha dettato le suddette condizioni affinché la donna possa tornare in classe già dal prossimo 21 gennaio e la sentenza di assoluzione emessa dal Tribunale di Torino che la proscioglie dall’infamante accusa di aver insultato e picchiato 21 bambini tra i 6 e i 9 anni. Secondo Laura Prunotto – questo il nome della maestra – si tratterebbe di accuse inventate dai piccoli e fomentate dai loro genitori che ora però, appresa la notizia del reintegro nello stesso ruolo e plesso scolastico, sono sul piede di guerra all’idea che la donna possa tornare in contatto con i propri figli come se nulla fosse. Ne chiedono infatti l’immediato trasferimento, almeno quello. Una pretesa ragionevole, in una storia che di ragionevole ha ben poco. Del resto una persona o è colpevole o è innocente. Non esistono vie di mezzo. Dunque la decisione di introdurre queste “cautele” è assolutamente priva di senso fermo restando che i bambini sono “materia” così delicata che è sempre meglio avere qualche scrupolo in più. Ma è prima di assumere che bisognerebbe capire la validità e la stabilità psicologica di un insegnante, non dopo. 

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