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Non è un Cammino per donne

Nove donne intervistate dal Guardian hanno denunciato di essere state molestate sessualmente mentre percorrevano il Cammino di Santiago. Gaibor: “Non ci sorprende”. E invece deve sorprenderci, eccome

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Non è un Cammino per donne

Nove donne intervistate dal Guardian hanno denunciato di essere state molestate sessualmente mentre percorrevano il Cammino di Santiago. Gaibor: “Non ci sorprende”. E invece deve sorprenderci, eccome

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Non è un Cammino per donne

Nove donne intervistate dal Guardian hanno denunciato di essere state molestate sessualmente mentre percorrevano il Cammino di Santiago. Gaibor: “Non ci sorprende”. E invece deve sorprenderci, eccome

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Nove donne intervistate dal Guardian hanno denunciato di essere state molestate sessualmente mentre percorrevano il Cammino di Santiago. Gaibor: “Non ci sorprende”. E invece deve sorprenderci, eccome

Sono nove le donne intervistate dal Guardian che hanno denunciato di essere state molestate sessualmente negli ultimi cinque anni mentre percorrevano il famoso Cammino di Santiago. Donne che hanno raccontato episodi terrificanti di quegli incontri, avvenuti tra la Spagna e il Portogallo, in cui alcuni uomini si sono masturbati o si sono toccati in loro presenza. Una pellegrina ha persino raccontato di essere stata inseguita attraverso le campagne, un’altra di aver respinto contatti fisici indesiderati e commenti osceni da parte di diversi uomini. Ad oggi, di quelle nove donne intervistate dal giornale britannico, sei hanno denunciato gli avvenimenti alla polizia spagnola e solo in un caso il colpevole è stato identificato e processato. Si tratta di un uomo di 48 anni accusato di aver trattenuto una pellegrina tedesca di 24 anni contro la sua volontà nella sua casa e di averla aggredita sessualmente.

Secondo Lorena Gaibor, fondatrice di Camigas, forum online per le pellegrine, queste segnalazioni “sono scioccanti ma non sorprendenti”. E invece dovrebbero sorprenderci, eccome, per non “abituarci” a considerare “normale” quello che accade intorno a noi donne. “Le molestie sessuali sono endemiche sul Cammino – ha aggiunto Gaibor – Sembra una cosa molto comune. Ogni anno riceviamo segnalazioni di donne che vivono esperienze simili”.

Un orrore emerso nel 2015, quando si persero le tracce della pellegrina americana Denise Thiem in una zona rurale della provincia di León, in Spagna. Due anni dopo si scoprirà che la donna venne uccisa da un uomo spagnolo, condannato a 23 anni di carcere per l’omicidio. Una scomparsa che ha spinto altre pellegrine a raccontare le proprie storie. Come la giornalista e scrittrice femminista, Marie Albert, che nel 2019 ha documentato diverse aggressioni ricevute mentre percorreva 700 km nel nord della Spagna per raggiungere Santiago de Compostela, episodi che richiamano proprio le denunce fatte dalle intervistate del Guardian: un uomo ha cercato di baciarla, un altro si è masturbato davanti a lei, uno l’ha molestata via messaggio e un altro l’ha seguita per strada. Secondo Pedro Blanco, rappresentante del Governo centrale spagnolo in Galizia, negli ultimi anni il numero di donne che frequentano il Cammino di Santiago è aumentato: nel 2023 delle 446mila persona che hanno percorso il Cammino, il 53% erano donne. Un trend che si spera non cambi a seguito dei racconti, delle denunce e delle innumerevoli molestie sessuali avvenute lungo uno dei tragitti più famosi al mondo.

Ancora una volta, saranno le donne a dover scegliere se indietreggiare – rinunciando a uno dei viaggi più emozionanti al mondo, dandola “vinta” ad un sistema di violenza che continua a perpetrarsi nella nostra società – o se rischiare la propria vita pur di poter vivere un diritto sacro santo come quello di viaggiare in piena sicurezza?

Di Claudia Burgio

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