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Papa Francesco, condizioni ancora critiche. Il cappellano del Gemelli: «È l’ora della speranza contro ogni speranza»

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Questa mattina la Sala Stampa vaticana ha annunciato che Papa Francesco ha riposato, ma la preoccupazione continua a crescere. Questa sera doppio rosario in piazza, a San Pietro e davanti al Gemelli

Papa Francesco, condizioni ancora critiche. Il cappellano del Gemelli: «È l’ora della speranza contro ogni speranza»

Questa mattina la Sala Stampa vaticana ha annunciato che Papa Francesco ha riposato, ma la preoccupazione continua a crescere. Questa sera doppio rosario in piazza, a San Pietro e davanti al Gemelli

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Papa Francesco, condizioni ancora critiche. Il cappellano del Gemelli: «È l’ora della speranza contro ogni speranza»

Questa mattina la Sala Stampa vaticana ha annunciato che Papa Francesco ha riposato, ma la preoccupazione continua a crescere. Questa sera doppio rosario in piazza, a San Pietro e davanti al Gemelli

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Questa mattina il bollettino sulla salute di Papa Francesco è stato forse tra i meno rosei (tra quelli mattutini) arrivati sinora. «La notte è trascorsa bene, Papa Francesco sta riposando – aveva comunicato la Sala Stampa vaticana poco dopo le 10. Nessun accenno, come invece era consuetudine, al risveglio del Pontefice, che arriva solo con una successiva nota delle 11:15. Segno evidente che il Papa bene non sta. «L’umore del Papa – continuano a dire dal Vaticano – è buono, si nutre normalmente».

Sabato la situazione era peggiorata bruscamente, dopo un parziale miglioramento nei giorni precedenti. Papa Francesco aveva avuto una crisi asmatica, costringendo lo staff a alzare i livelli di ossigeno da somministrare. Bergoglio si era poi ripreso, ma da allora la prognosi è riservata e i segnali poco incoraggianti. Ieri sera, nel bollettino giornaliero, il Vaticano ha fatto sapere che, oltre alla piastrinopenia comparsa il giorno prima, il Pontefice soffrirebbe adesso di una lieve insufficienza renale. Che non desterebbe preoccupazioni, se non fosse un possibile indizio di sepsi, l’estensione all’intero organismo dell’infezione già presente nei polmoni. Il Papa, inoltre, respira ora attraverso cannule nasali.

Mentre sempre più fedeli affollano il piazzale antistante al Policlinico Gemelli, la tensione si fa palpabile. Il cappellano dell’ospedale, nella sua omelia di questa mattina, ha sottolineato che, per Francesco, siamo a un punto di non ritorno. «In questo momento vorrei che chiedessimo la stessa fede di Abramo, la “spes contra spem“, la speranza contro ogni speranza», ha detto. E intanto, per questa sera, sia in piazza San Pietro che al Gemelli sono state organizzati due veglie di preghiera. Quella in Vaticano sarà continuativa, non stop. Quella al Gemelli, presieduta dal segretario di Stato, il cardinale Parolin, inizierà alle 16:30. In un’atmosfera che, a chi c’era, non può che ricordare le ultime, frenetiche, ore di Giovanni Paolo II.

di Umberto Cascone

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