
Papa Francesco «in video-collegamento con la Curia» (che però non può vederlo)
Papa Francesco ha trascorso una 23esima notte in ospedale in maniera «tranquilla», e ora «sta riposando». Nel pomeriggio si è video-collegato con la Curia
Papa Francesco «in video-collegamento con la Curia» (che però non può vederlo)
Papa Francesco ha trascorso una 23esima notte in ospedale in maniera «tranquilla», e ora «sta riposando». Nel pomeriggio si è video-collegato con la Curia
Papa Francesco «in video-collegamento con la Curia» (che però non può vederlo)
Papa Francesco ha trascorso una 23esima notte in ospedale in maniera «tranquilla», e ora «sta riposando». Nel pomeriggio si è video-collegato con la Curia
Papa Francesco ha trascorso una 23esima notte in ospedale in maniera «tranquilla», e ora «sta riposando». Nel pomeriggio si è video-collegato con la Curia
SERA – «La situazione clinica del Santo Padre resta quella definita ieri dai medici. Ci sono dunque lievi progressi, stabilità in un quadro complesso. Il Papa stamattina ha partecipato alla messa. Nel pomeriggio si è video-collegato con la Curia per seguirne gli esercizi spirituali». Così la Sala Stampa Vaticana nel suo bollettino sulle condizioni di salute di Papa Francesco. Il suo video-collegamento con la Curia è la sua prima partecipazione a un evento “pubblico” dal ricovero dello scorso 14 febbraio (anche se, fanno sapere dal Vaticano, i cardinali non hanno potuto vederlo).
MATTINA – Papa Francesco ha trascorso una 23esima notte in ospedale in maniera «tranquilla», e ora «sta riposando». La nota della Sala Stampa Vaticana di domenica mattina è molto stringata, come spesso accade al risveglio (o, sempre più spesso, prima del risveglio ) del Pontefice. Oggi, però, è una giornata particolare (è anche la prima domenica di Quaresima). Nel bollettino di ieri sera, l’equipe medica si è detta fiduciosa sulla salute del Santo Padre. Per lui, dicono, «un lieve miglioramento». A segnalarlo, oltre a un leggero aumento dei valori di ossigeno nel sangue, è soprattutto l’assenza di crisi e peggioramenti. Questo basta, secondo i medici, a sostenere che Papa Francesco stia reagendo alle cure, anche se in maniera lenta.
Resta però impensabile lasciarlo senza ausili respiratori (di giorno le cannule nasali, di notte la maschera dell’ossigeno). Ma aumentano i momenti trascorsi fuori dal letto, in poltrona o nella Cappellina dell’appartamento al decimo piano del Policlinico Gemelli. Ieri il Santo Padre avrebbe anche chiesto un caffè, che gli è stato concesso (segno che non c’è timore per nuove possibili crisi di vomito). Prosegue anche il lavoro. Ieri la Sala Stampa ha chiarito che la quantità di ore lavorative del Papa non sono quantificabili, in quanto gran parte di ciò che fa al Gemelli consiste nel firmare o dare assensi a documenti e pratiche già avviate o pronte da tempo.
In ogni caso, sottolineano i medici, Papa Francesco non è ancora fuori pericolo. Nel bollettino di ieri lo hanno messo in chiaro: «I medici, al fine di registrare anche nei prossimi giorni questi iniziali miglioramenti, prudenzialmente mantengono la prognosi ancora riservata». Quell’avverbio, «prudenzialmente», lascia sperare: la prognosi potrebbe non essere più riservata, ma in via precauzionale si preferisce attendere. Quando sarà sciolta la prognosi non è dato saperlo. È improbabile avvenga oggi: il consueto bollettino serale potrebbe infatti non essere diramato, come annunciato già nella serata di ieri dal Vaticano.
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