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Papa Francesco, Vaticano: “Condizioni stabili, prognosi resta riservata”. È di buon umore

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Dopo la crisi isolata di avvenuta ieri pomeriggio intorno alle 14 (non se ne conosce la durata) per il Papa non ci sono state altre crisi. Domani ancora Angelus come testo scritto

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Papa Francesco, Vaticano: “Condizioni stabili, prognosi resta riservata”. È di buon umore

Dopo la crisi isolata di avvenuta ieri pomeriggio intorno alle 14 (non se ne conosce la durata) per il Papa non ci sono state altre crisi. Domani ancora Angelus come testo scritto

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Papa Francesco, Vaticano: “Condizioni stabili, prognosi resta riservata”. È di buon umore

Dopo la crisi isolata di avvenuta ieri pomeriggio intorno alle 14 (non se ne conosce la durata) per il Papa non ci sono state altre crisi. Domani ancora Angelus come testo scritto

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“Le condizioni cliniche del Santo Padre sono rimaste stabili. Ha alternato la ventilazione meccanica non invasiva a lunghi periodi di ossigenoterapia ad alti flussi, mantenendo sempre una buona risposta agli scambi gassosi. Il Santo Padre è apiretico e non mostra leucocitosi”. Lo fa sapere il Vaticano aggiornando il bollettino medico sulle condizioni di salute del Papa al Gemelli.

“I parametri emodinamici si sono sempre mantenuti stabili; ha continuato ad alimentarsi e ha regolarmente effettuato la fisioterapia respiratoria, collaborando attivamente. Non ha presentato episodi di broncospasmo”, spiega ancora il bollettino.

“Il Santo Padre è sempre vigile ed orientato. Nel pomeriggio ha ricevuto l’Eucarestia, quindi si è dedicato alla preghiera. La prognosi rimane riservata”, annota il bollettino.

Il Papa non ha una alimentazione endovenosa. Lo si apprende da fonti vaticane che spiegano che il Pontefice può mangiare cibo solido.

Le medesime fonti fanno sapere che il Pontefice può muoversi e camminare, ovviamente per quanto gli è possibile date le note difficoltà di deambulazione. Il Papa è di buon umore, oggi è stata una giornata di maggiore riposo, è lui stesso prende le decisioni e oggi è andato nella cappellina vicina alla sua stanza al Gemelli per raccogliersi in preghiera per una ventina di minuti.

Papa, Vaticano: “Notte tranquilla”. Oggi ha preso il caffè

La notte è trascorsa tranquilla, il Papa sta riposando”. È l’aggiornamento mattutino del Vaticano sul Papa al Gemelli dove e’ ricoverato dallo scorso 14 febbraio.

La giornata di ieri è stata più complessa per il Pontefice come ricordava il bollettino medico diramato in serata. Intorno alle 14 di ieri pomeriggio, “dopo una mattinata trascorsa alternando la fisioterapia respiratoria alla preghiera in cappella, ha presentato una crisi isolata di broncospasmo che ha, tuttavia, determinato un episodio di vomito con inalazione e repentino peggioramento del quadro respiratorio. Il Santo Padre è stato prontamente broncoaspirato ed ha iniziato la ventilazione meccanica non invasiva, con una buona risposta sugli scambi gassosi. Il Santo Padre è sempre rimasto vigile e orientato, collaborando alle manovre terapeutiche. La prognosi permane pertanto ancora riservata”.

Dopo la crisi isolata avvenuta ieri pomeriggio intorno alle 14 (non se ne conosce la durata) per il Papa non ci sono state altre crisi. Lo riferiscono fonti vaticane nello spiegare che il “quadro resta complesso” tanto è vero che i medici non hanno sciolto la prognosi. Stamattina il Pontefice, dopo una notte tranquilla, ha bevuto un caffè, come riferiscono le fonti, e ha letto alcuni quotidiani. Quanto al broncospasmo che si è verificato ieri pomeriggio, le fonti vaticane sottolineano che non si è trattato di uno spasmo allo stomaco ma dei bronchi. Nel bollettino medico infatti non si menzionavano altri organi all’infuori dei bronchi per dire che si è trattato di una crisi respiratoria non legata a problemi di alimentazione. Stasera, sempre intorno alle 19, ci sarà il nuovo bollettino medico

Anche domani il Papa, ovviamente, non guiderà l’Angelus. Sarà diffuso soltanto il testo scritto come già è avvenuto anche nelle due precedenti domeniche. Lo riferisce la Sala stampa del Vaticano.

Nei giorni scorsi le condizioni di salute del Papa sembravano in miglioramento. Tanto che il bollettino di giovedì sera confermavano un “miglioramento” e le fonti della Santa Sede parlavano di un rientro dalla crisi emergenziale. Così come i miglioramenti registrati mercoledì e all’inizio della settimana. 

Il momento più duro, fino a ieri, era statolo scorso sabato, quando il Santo Padre ha avuto una crisi asmatica durata a lungo. Ciò aveva reso necessario l’intervento con ossigeno e altri flussi nelle vie respiratorie, attraverso una macchina con cannule nasali. Una carenza di piastrine aveva poi obbligato i medici ad effettuare delle trasfusioni. E il giorno seguente, il Papa aveva avuto anche una “lieve insufficienza renale”, rientrata. Poi, ieri la nuova crisi. 

di Ruggero Fontana

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