Ridere davanti alla tragedia
Tragedia di Casal Palocco: i testimoni raccontano di aver sentito ridere il duo TheBorderline anche di fronte alla tragedia di una vita spezzata
Ridere davanti alla tragedia
Tragedia di Casal Palocco: i testimoni raccontano di aver sentito ridere il duo TheBorderline anche di fronte alla tragedia di una vita spezzata
Ridere davanti alla tragedia
Tragedia di Casal Palocco: i testimoni raccontano di aver sentito ridere il duo TheBorderline anche di fronte alla tragedia di una vita spezzata
Tragedia di Casal Palocco: i testimoni raccontano di aver sentito ridere il duo TheBorderline anche di fronte alla tragedia di una vita spezzata
Raccontano i testimoni che hanno continuato a filmare. Che pensavano ai followers. Che ridevano. Ridevano davanti alla tragedia. Davanti a un bambino morto per la loro idiozia.
Non c’è nulla, proprio nulla di giustificabile in quello che è avvenuto a Casal Palocco. Nella vita strappata a un bimbo di 5 anni. Solo per farsi un video da postare sui social.
Dopo la tragedia uno dei The BorderLine si è affrettato a scrivere sui social di non aver mai guidato, durante le 50 ore di quella folle sfida. Di sentirsi vicino alla famiglia del bambino. Come se non essere stato al volante lo renda immune da una responsabilità che è innanzitutto morale. Peccato che testimoni raccontano che proprio lui, Vito Loiacono, ha continuato a filmare le auto distrutte. In alcune foto si vede, col cellulare in mano.
E poi ci sono i genitori. Il padre di Manuel, che non abbraccerà mai più suo figlio. E i genitori di questi 20enni. Pare li rassicurassero, una volta arrivati sul posto. “È stata una bravata” avrebbe detto uno di loro al figlio. No, non è stata una bravata. E forse ancora di più di questi ragazzi, figli di una ossessione per i like, a mettere i brividi sono proprio questi genitori.
di Annalisa Grandi
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