Riduttivo parlare di drammi della solitudine
| Cronaca
Quanto accaduto a Paderno Dugnano è un dramma nel dramma: l’ennesima storia di solitudine che emargina soprattutto gli anziani
Riduttivo parlare di drammi della solitudine
Quanto accaduto a Paderno Dugnano è un dramma nel dramma: l’ennesima storia di solitudine che emargina soprattutto gli anziani
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Riduttivo parlare di drammi della solitudine
Quanto accaduto a Paderno Dugnano è un dramma nel dramma: l’ennesima storia di solitudine che emargina soprattutto gli anziani
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È un dramma nel dramma quanto accaduto a Paderno Dugnano, alle porte di Milano, dove una donna, Sabina Ghirello, 64 anni, è stata trovata in avanzato stato di decomposizione. Le forze dell’ordine, nella cassapanca di casa, hanno rinvenuto anche l’anziana madre deceduta 7 mesi prima senza che nessuno se ne accorgesse. Era avvolta nel cellophane, ormai mummificata. Questa vicenda non è solo l’ennesima storia di solitudine ma un riflesso dei nostri tempi, vissuti sempre più di corsa, caratterizzati da un alone di indifferenza che emargina soprattutto gli anziani.
La Ghirello non era solo una donna sola ma era anche una persona malata. Era un’accumulatrice seriale, malattia sconosciuta fino a qualche anno fa, bollata da molti come un’ “americanata” perché comparsa le prime volte in bizzarri reality-show ambientati negli USA. E invece no, la cosa è serissima e come tale va trattata. Accantonare cianfrusaglie di poco valore, quand’anche spazzatura, è una patologia ormai diffusa anche in Italia, specchio di un profondo disagio. Il numero degli anziani che ne soffre è in continuo aumento. Solo che non fanno meno notizia. Semplicemente perché sono i primi a non manifestare apertamente il loro dolore, tenendosi tutto dentro. Non hanno più genitori che vigilano e spesso nemmeno figli che si prendano cura di loro.
Prima di morire la Ghirello aveva lavorato per un periodo come venditrice di fiori; non aveva redditi e da quando la madre era morta viveva con la sua pensione. Non ne aveva mai denunciato la scomparsa. Truffava lo stato e quindi tutti noi. Ma davanti a tanto degrado e caos interiore si fa persino fatica a pensare “ma come si fa?”. C’è solo pena.
Di Ilaria Cuzzolin
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