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Si salva da una violenza grazie al #SignalForHelp

Istituito in Canada durante il lockdown, il segno internazionale contro la violenza sulle donne, ha salvato una donna in un posto di blocco a Roma
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Si salva da una violenza grazie al #SignalForHelp

Istituito in Canada durante il lockdown, il segno internazionale contro la violenza sulle donne, ha salvato una donna in un posto di blocco a Roma
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Si salva da una violenza grazie al #SignalForHelp

Istituito in Canada durante il lockdown, il segno internazionale contro la violenza sulle donne, ha salvato una donna in un posto di blocco a Roma
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Istituito in Canada durante il lockdown, il segno internazionale contro la violenza sulle donne, ha salvato una donna in un posto di blocco a Roma
Una donna è riuscita a salvarsi da un compagno violento grazie al #SignalForHelp, il segno antiviolenza nato in Canada e diffusosi in tutto il mondo grazie ai social. È successo a Roma, alla Borghesiana, quando una donna in auto con il suo ex convivente – già sottoposto a divieto di avvicinamento – è stata fermata ad un posto di blocco dai Carabinieri della stazione di Tor Bella Monaca. “Mi ha picchiata dicendo che mi avrebbe uccisa, mi ha costretta a salire in macchina con lui” ha dichiarato la donna ai Carabinieri. L’uomo è stato poi condotto in carcere con l’accusa di maltrattamenti e sequestro di persona. La 57enne romana ha utilizzato il segno internazionale della mano aperta con il pollice all’interno e poi chiusa a pugno: si chiama #SignalForHelp ed è stato istituito dalla Canadian Women’s Foundation nell’aprile 2020 in supporto alle donne vittime di violenza per comunicare in codice una situazione di pericolo in modo sicuro. Nato in risposta al Covid, che ha visto triplicare le richieste di emergenza da parte di donne e ragazzine di violenza domestica, si è diffuso poi in tutto il mondo soprattutto grazie ai social e ha permesso a milioni di persone di lanciare il proprio SOS silente ma efficace. Un esempio pratico di come i social possano davvero fare la differenza se utilizzati in modo intelligente e di come il sangue freddo, in molti casi, possa davvero fare la differenza. di Raffaela Mercurio  

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