Trentino, gli elicotteri trasportano la neve artificiale sulle piste da sci del Monte Bondone. Polemiche degli ambientalisti – IL VIDEO
Fra i costi economici e quelli ambientali: in Trentino (e non solo) è scoppiato il caos dopo che lo scorso 5 dicembre sono stati impiegati diversi elicotteri per trasportare la neve artificiale sulle piste da sci del Monte Bondone
Fra i costi economici e quelli ambientali. In Trentino (e non solo) è scoppiato il caos: una nuova polemica – a tema ambientale – ha creato numerose discussioni dopo che, lo scorso 5 dicembre, sono stati impiegati diversi elicotteri per trasportare la neve artificiale sulle piste da sci del Monte Bondone.
L’operazione è stata organizzata da Trento Funivie con l’obiettivo di garantire l’apertura della pista del Palon.
Assolutamente contrarie a tale decisione, dodici associazioni ambientaliste che parlano di “una forzatura” dei limiti naturali della montagna.
Perché in Trentino gli elicotteri hanno trasportato la neve artificiale sulle piste da sci del Monte Bondone
I gestori spiegano che tale operazione è nata dopo un imprevisto. A seguito infatti di una nevicata la coltre ghiacciata è stata in gran parte successivamente spazzata via dai forti venti. E in quota le condizioni non consentivano la produzione di neve artificiale.
Per questo motivo la neve è stata quindi prodotta a valle e poi trasportata con gli elicotteri in vetta.
Una soluzione – secondo quanto dichiarato da Trento Funivie – che è stata necessaria per evitare in particolare gli enormi danni economici: stimati fra i 300 e i 400mila euro.
Danni economici legati alla mancanza di neve e ai mancati skipass, attività commerciali e prenotazioni turistiche.
Ma più che i costi economici, gli ambientalisti continuano a denunciare quelli ambientali: secondo loro infatti l’operazione – non necessaria – avrebbe prodotto emissioni significative (parlano della produzione di circa una tonnellata e mezzo di anidride carbonica).
Inoltre, secondo le associazioni a favore dell’ambiente, tale operazione sarebbe in netta contraddizione con i messaggi riguardanti la sostenibilità lanciati dalla stessa società.
L’uso dell’elicottero per trasportare la neve artificiale, per gli ambientalisti, punterebbe a normalizzare pratiche scorrette che non rispondono per alcun motivo alla transizione ecologica.
E che non sarebbero quindi a favore dell’ambiente.
Le associazioni chiedono una risposta dura e netta al Comune di Trento, socio di Trento Funivie.
di Filippo Messina
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