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Violenza sulle donne: +57% di richieste d’aiuto al 1522 nel 2024. Picco dopo il caso Cecchettin

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Dopo il femminicidio della 22enne il numero 1522 ha avuto un picco di richieste, con circa 800 telefonate al giorno tra novembre e dicembre

Violenza sulle donne: +57% di richieste d’aiuto al 1522 nel 2024. Picco dopo il caso Cecchettin

Dopo il femminicidio della 22enne il numero 1522 ha avuto un picco di richieste, con circa 800 telefonate al giorno tra novembre e dicembre

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Violenza sulle donne: +57% di richieste d’aiuto al 1522 nel 2024. Picco dopo il caso Cecchettin

Dopo il femminicidio della 22enne il numero 1522 ha avuto un picco di richieste, con circa 800 telefonate al giorno tra novembre e dicembre

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“Non smettere mai di richiedere il proprio spazio, e pretendere che non venga violato”, le parole di Elena Cecchettin, sorella di Giulia, durante lo scorso Salone del Libro di Torino, tornano attuali più che mai oggi per la giornata internazionale contra la violenza sulle donne. A poco più di un anno dalla tragica scomparsa di Giulia che ha scosso e mosso un’intera Nazione al grido di: “Se domani tocca a me voglio essere l’ultima”. Un monito femminile che appare ancora oggi come un “sogno”, quasi un’utopia: nel 2024 (ad anno quasi concluso) sono 99 in tutto le donne che hanno perso la vita per mano di un uomo.

Ed è in questo clima di terrore, dove essere donna è sinonimo di pericolo e paura, in cui le “soluzioni” appaiono essere sempre la mutilazione di diritti e libertà – non uscire tardi la sera, evitare i mezzi di trasporto di notte, vestirsi in un certo modo per non essere mangiate con gli occhi, salvo poi finire stuprate comunque anche se si è coperte dalla testa ai piedi – che la morte di Giulia Cecchettin assume un significato a livello Nazionale e a dirlo sono i dati del numero antiviolenza e stalking della Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per le pari Opportunità (1522).

Sull’onda emotiva provocata dal femminicidio della 22enne il numero 1522 ha avuto un picco di richieste, con circa 800 telefonate al giorno tra novembre e dicembre, un dato che sta diventando strutturale: nel 2024 il numero è rimasto costante in ogni mese dell’anno.

48mila in tutto i contatti, tra telefonate, app e chat dal 1 gennaio al 30 settembre 2024, con un +57% rispetto ai primi 9 mesi del 2023 (30.581).

1.640, invece, le donne vittime di violenza sostenute attraverso l’assegno di inclusione (il 74% con figli minorenni).

Di Claudia Burgio

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