Marcia indietro di Trump: “Pausa di 90 giorni sui dazi reciproci con effetto immediato. Tranne per la Cina”. Borse, Wall Street chiude in volata: Dow Jones +7,87%, Nasdaq +12,16%, S&P 500 +9,51%
Borse, il presidente statunitense Donald Trump annuncia una pausa di 90 giorni sui dazi reciproci. Ma non per la Cina, per cui le tariffe aumentano ancora: fino al 125%. Dopo le dichiarazioni del tycoon, Wall Street vola
Marcia indietro di Trump: “Pausa di 90 giorni sui dazi reciproci con effetto immediato. Tranne per la Cina”. Borse, Wall Street chiude in volata: Dow Jones +7,87%, Nasdaq +12,16%, S&P 500 +9,51%
Borse, il presidente statunitense Donald Trump annuncia una pausa di 90 giorni sui dazi reciproci. Ma non per la Cina, per cui le tariffe aumentano ancora: fino al 125%. Dopo le dichiarazioni del tycoon, Wall Street vola
Marcia indietro di Trump: “Pausa di 90 giorni sui dazi reciproci con effetto immediato. Tranne per la Cina”. Borse, Wall Street chiude in volata: Dow Jones +7,87%, Nasdaq +12,16%, S&P 500 +9,51%
Borse, il presidente statunitense Donald Trump annuncia una pausa di 90 giorni sui dazi reciproci. Ma non per la Cina, per cui le tariffe aumentano ancora: fino al 125%. Dopo le dichiarazioni del tycoon, Wall Street vola
ORE 22:10 Dopo l’annuncio di Trump della “pausa di 90 giorni” sui dazi reciproci (tranne per la Cina), Wall Street chiude in volata: Dow Jones +7,87%, a 40.607,46 punti; Nasdaq +12,16%, a 17.124,97 punti; S&P 500 +9,51%, a 5.456,76 punti.
Borse, Trump: “Pausa di 90 giorni sui dazi reciproci e al 10% con effetto immediato. Tranne per la Cina”
ORE 19:30 Stop di 90 giorni per quanto riguarda i dazi reciproci – e al 10% – voluti dal presidente statunitense Donald Trump. Ad annunciarlo è lo stesso tycoon. E la pausa è “immediata”.
Ma non per la Cina, per cui le tariffe aumentano ancora: fino al 125%.
Dopo le dichiarazioni di The Donald, vola Wall Street: Dow Jones +6,26%; Nasdaq +9,04%; S&P 500 +7,46%.
ORE 17:30 Le Borse europee chiudono in rosso: Milano -2,75%, a 32.697 punti; Francoforte -2,89%; Parigi -3,34%; Londra -2,92%; Madrid -2,5%. Lo spread resta sui livelli dell’avvio. Con il differenziale tra Btp e Bund a 130 punti. Sono ben 446 i miliardi “bruciati”.
ORE 16:30 Dopo l’apertura in altalena, Wall Street gira in positivo e accelera: Dow Jones +0,87%, a 37.966,36 punti; Nasdaq +2,10%, a 15.580,97 punti. S&P 500 +1,21%, a 5.041,23 punti.
Le Borse europee migliorano di poco dopo il segno “+” di Wall Street. Ma sui mercati la situazione resta caotica e volatile: Milano -2,3%; Londra -2,4%; Parigi -2,8%; Francoforte -3%.
ORE 15:30 Wall Street apre in altalena, si vedono infatti sia il segno “meno” che il segno “più”: Dow Jones -0,71%, a 37.339,10 punti; Nasdaq +0,54%, a 15.356,45 punti; S&P 500 -0,51%, a 4.957,28 punti.
ORE 15:20 L’Unione europea risponde ai dazi voluti dal presidente statunitense Donald Trump: via libera alla lista dei contro dazi sui prodotti Usa. Le tariffe – che sulla maggior parte dei prodotti provenienti dagli Usa saranno del 25% – si applicheranno in 3 tranche: la prima dal 15 aprile, la seconda dal 16 maggio, la terza dall’1 dicembre. L’unico Paese ad aver votato contro è l’Ungheria.
La decisione è stata presa nell’ambito di un comitato tecnico della Commissione europea. Secondo un meccanismo chiamato “comitatologia”. Una “cabina di regia” in cui i rappresentanti tecnici dei governi nazionali esaminano l’attuazione delle norme da parte dell’esecutivo Ue.
ORE 13.50 – La Cina ribatte ai dazi di Trump fissati al 104% nei confronti dei prodotti cinesi, elevando da 34 a 84 la percentuale che verrà applicata su tutti i beni made in USA. La modifica avrà effetto dalle ore 12:01 di domani 10 aprile 2025. L’indice FTSE MIB segna un -3,07% con i titoli energetici e bancari tutti in negativo. Tra le peggiori Saipem -6,51%. Il petrolio tocca i minimi degli ultimi quattro anni sotto la minaccia che i dazi possano incidere negativamente sulla domanda di energia
ORE 9.00 – Mentre Tokyo chiude con il -3,93%, in Europa le Borse patiscono il colpo. Nella giornata in cui i dazi trumpiani diventano effettivi, Milano apre al -3% (ma recupera fino a -2,63). Male anche Parigi (-3,16%), Madrid (-2,60%), Londra (-2,44%) e Francoforte (-3,2%). A Piazzaffari sprofonda Stellantis (-5,73%), mentre lo spread Btp-Bund si attesta a 130 punti.
ORE 7.30 – È durato poco il sospiro di sollievo delle Borse mondiali. Dopo la giornata positiva di ieri, la prima dall’annuncio dei nuovi dazi trumpiani, quella di oggi si prospetta una seduta ancora negativa. Donald Trump ha affondato ancora i mercati finanziari con l’annuncio, ieri sera, dell’aumento delle tariffe rivolte contro la Cina. Dovevano ammontare al 34% (da sommare al 20% già in vigore). Ma Pechino ha risposto con contro-dazi e non li ha ritirati entro i termini imposti da Washington. Ecco dunque che il tycoon ha rivolto al dragone gabelle al 104%.
E così le Borse asiatiche, le prime ad aprire, vanno in rosso. Tokyo perde il 4,46%, Taiwan addirittura il 9,70%. Meglio Seoul (-1,98%) e Singapore (-2,43%). Ma sono ovviamente le Borse cinesi le osservate speciali. Negative anche loro, ma meno di quanto si potesse immaginare. Hong Kong segna un tutto sommato ridotto -1,77%, Shanghai addirittura cresce: +0,54%. Anzi, i vari listini minori (CSI 1000, SZSE, A50) aprono positivi e restano lievemente in verde.
Dal canto suo, Trump sembra voler ignorare i disastri finanziari degli ultimi giorni. Anzi, rilancia: almeno 70 Paesi, sostiene, starebbero per avviare negoziati con gli Usa per trovare soluzioni ai dazi reciproci. Negoziati in cui Washington non intende cedere terreno. Le condizioni restano le stesse, inamovibili e uguali per tutti: nessuna tariffa commerciale sui prodotti americani e spostamento delle produzioni su suolo statunitense. Utopia. E come se non bastasse, ora il tycoon pensa a nuovi dazi, quelli sui farmaci. Ma i malumori si iniziano a far sentire. In una rara presa di distanza dalle politiche presidenziali, Elon Musk ieri ha definito il consigliere commerciale di Trump, Peter Navarro (uno dei “falchi” dei dazi) «un cretino».
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