Casa Bianca: “Dazi Cina del 104%”. Meloni da Trump il 17 aprile
Casa Bianca: “Dazi alla Cina del 104% in vigore da domani”, lo ha annunciato il presidente americano Trump. Incontro con Meloni per trattare la proposta ‘zero per zero’ il 17 aprile
Casa Bianca: “Dazi Cina del 104%”. Meloni da Trump il 17 aprile
Casa Bianca: “Dazi alla Cina del 104% in vigore da domani”, lo ha annunciato il presidente americano Trump. Incontro con Meloni per trattare la proposta ‘zero per zero’ il 17 aprile
Casa Bianca: “Dazi Cina del 104%”. Meloni da Trump il 17 aprile
Casa Bianca: “Dazi alla Cina del 104% in vigore da domani”, lo ha annunciato il presidente americano Trump. Incontro con Meloni per trattare la proposta ‘zero per zero’ il 17 aprile
Ore 19.30 La Casa Bianca ha annunciato che da domani i dazi sulla Cina saranno del 104%. “Tutti i dazi saranno in vigore mentre faremo accordi. Già 70 Paesi si sono messi in fila”, ha dichiarato il presidente americano Donald Trump. Una decisione presa a seguito del mancato ritiro di alcune contromisure da parte di Pechino, chieste in precedenza da Washington. La notizia è stata confermata da Karoline Leavitt, portavoce della Casa Bianca, a Fox News.
Sul fronte italiano, l’unica speranza resta il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Che proprio oggi ha annunciato il suo impegno a Washington il prossimo 17 aprile. “La sfida da esplorare è quella che l’Italia è stata tra le prime Nazioni a promuovere. Lo ha ribadito anche la Presidente von der Leyen ieri. Ovvero, la possibilità di azzerare i reciproci dazi sui prodotti industriali esistenti con la formula ‘zero per zero’. In questo mi pare che ci sia da parte della presidente della Commissione e da parte del Commissario al Commercio che sta trattando una disponibilità“, ha dichiarato Meloni. Questa la proposta che verrà discussa insieme al presidente Usa Donald Trump.
Ore 17.30 Le Borse europee chiudono in forte rialzo. Grazie alla disponibilità dell’amministrazione Usa a parlare con il Giappone, che fa ben sperare sui possibili negoziati sui dazi. In particolare, Milano avanza del 2,49%, Francoforte e Parigi rispettivamente del 2,48% e del 2,50%. Bene anche Londra, +2,71%. Nonostante gli esiti positivi in chiusura nella giornata odierna, gli analisti parlano comunque di un “certo grado di volatilità dei mercati”. Dettata dall’incertezza sui possibili scenari della crociata doganale di Trump.
Leonardo sale a +7,45%, e Unipol +7,25%. Il mercato sembra aver ripreso fiducia mentre si cerca di capire come affrontare l’escalation delle tensioni commerciali globali. Positivo tutto il settore del credito con banca Mediolanum in testa a +5,37%, Mps +1,99%, Unicredit +2,22%, Intesa Sp +2,44%, Banco Bpm +2,52%. E Generali +3,58%. Ripiega Stellantis, tra i pochi titoli in calo (-0,84%). Nelle telecomunicazioni Tim +0,6%. Tra gli energetici Enel +1,53, Eni -1,28% e Saipem +3,67%.
Ore 15:30: Per la prima volta dopo i dazi voluti dal presidente statunitense Donald Trump, Wall Street apre positiva. Tutti i principali indici sono oggi preceduti dal segno “+”. Il migliore è il Nasdaq, che guadagna il 3,72%. Seguono il Dow Jones a +3,59% e lo Standard & Poors a +3,36%. Continua il trend positivo in Europa, con Milano che cresce del 3,12%.
Borse europee nervose
Ore 12.00: Le Borse europee continuano a mostrarsi nervose dopo un avvio di seduta positivo: Milano, di pochissimo in terreno positivo, segna uno 0,7%. Confondono le parole di Donald Trump e del suo entourage tra continue smentite e nuovi colpi di scena. Questo grande clima di incertezza ha ripercussioni sul dollaro che si sta indebolendo ora dopo ora nei confronti dell’euro che sale a 1,0944 sul biglietto verde. Londra è la migliore (+1,4%), positive anche Parigi e Milano (+0,7%), Francoforte (+0,8%), Madrid (+0,4%). Dopo giorni complicatissimi, rimbalzano oggi i comparti assicurativi (+1,6%) e bancari (+0,7%). Bene anche i titoli industriali (+2%).
Il Wti guadagna lo 0,3% a 60,90 dollari al barile. Il Brent sale a 64,32 dollari (+0,2%). A Piazza Affari scivolano Stellantis e Tim (-1,4%). Male anche Amplifon (-1%). Volano Leonardo (+5%) e Unipol (+4%).
LA REAZIONE DELLE BORSE ASIATICHE
La Borsa di Tokyo guida la ripresa delle Borse asiatiche, dopo il crollo causato dai dazi globali di Donald Trump e dai timori di recessione. I listini di Taiwan (-4,74%) e Singapore (-1,46%) mostrano invece segnali di debolezza.
L’indice Nikkei, nonostante le nuove tensioni tariffarie tra Stati Uniti e Cina, guadagna il 6,16%, quasi compensando la perdita del 7,8% della seduta precedente. Il risultato è dovuto alla nomina del segretario al Tesoro Scott Bessent e del rappresentante al Commercio Jamieson Greer a capo dei negoziati commerciali con il Giappone.
La maggior parte dei mercati asiatici registra una ripresa dopo la sessione volatile e contrastata delle Borse statunitensi, in seguito alle dichiarazioni discordanti di Trump sui dazi, che hanno tenuto gli investitori in bilico. Anche i leader della Corporate America hanno iniziato a esprimere perplessità sull’operato del tycoon, sottolineando i potenziali danni all’economia e ai mercati finanziari. Larry Fink, CEO di BlackRock, ha ad esempio dichiarato che la maggior parte dei CEO con cui si confronta ritiene che gli Stati Uniti siano in recessione.
I titoli indonesiani scendono di oltre il 9% dopo la ripresa delle contrattazioni in seguito a una lunga pausa pe festività. L’indice composito di riferimento della Borsa di Giacarta, Jakarta Composite, è sceso del 9,35%, riprendendo le contrattazioni alle 9.30 ora locale dopo una sospensione temporanea. La rupia indonesiana è scesa a un minimo storico e si è attestata a 16.850 contro il dollaro
Intanto la Cina è pronta a difendere con determinazione i propri diritti e interessi legittimi in risposta alle nuove minacce di dazi annunciate dal presidente statunitense Donald Trump. Lo ha affermato l’ambasciata cinese a Washington, come riportato dall’agenzia di stampa France Presse. “Abbiamo ribadito più volte che fare pressioni o lanciare minacce non è il modo corretto di rapportarsi con la Cina”, ha dichiarato il portavoce dell’ambasciata, Liu Pengyu.
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche