Economia italiana, non saranno le parole a cambiar i fatti
Economia italiana, non saranno le parole a cambiar i fatti
Economia italiana, non saranno le parole a cambiar i fatti
L’Istat rileva un rallentamento dell’economia italiana superiore al previsto: -0,4% nel secondo trimestre, piuttosto che il preventivato -0,3%. Dopo una lunga serie positiva, anche l’occupazione volge al negativo: persi 73mila posti di lavoro. Siamo fra quanti avevano festeggiato i precedenti numeri positivi. Da una parte senza inutili distinzioni sul colore dei governi, dall’altra ricordando che in Italia gli occupati restavano comunque troppo pochi. Ora diminuiscono.
Non sono numeri terribili, ma un segnale d’allarme. Resta ancora inutilizzata l’arma del Pnrr, che deve passare dalla discussione alla realizzazione. Il governo Meloni l’ha ricevuta quale positiva eredità, sarebbe gravissimo divenisse un’occasione perduta.
Il Pnrr è fatto anche di riforme, che non ci sono. Piuttosto ci sono resistenze in senso opposto, difendendo rendite di posizione che hanno fatto crescere i prezzi più del dovuto. Facciano molta attenzione, perché non saranno le parole a potere modificare i fatti.
di Sofia Cifarelli
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