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Eni compie 70 anni

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Eni ha festeggiato i suoi primi settant’anni di vita in ottima salute – con oltre 31mila dipendenti e 69 sedi nel mondo – al Gazometro di Roma Ostiense
Eni

Eni compie 70 anni

Eni ha festeggiato i suoi primi settant’anni di vita in ottima salute – con oltre 31mila dipendenti e 69 sedi nel mondo – al Gazometro di Roma Ostiense
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Eni compie 70 anni

Eni ha festeggiato i suoi primi settant’anni di vita in ottima salute – con oltre 31mila dipendenti e 69 sedi nel mondo – al Gazometro di Roma Ostiense
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Eni ha festeggiato i suoi primi settant’anni di vita in ottima salute – con oltre 31mila dipendenti e 69 sedi nel mondo – al Gazometro di Roma Ostiense, proprio lì dove l’azienda ha deciso di avviare il primo distretto di innovazione tecnologica dedicato alle nuove filiere energetiche. Si programma così un futuro che trae ispirazione da una grande storia, che è anche quella della nostra Repubblica: dai suoi difficili (ma non timidi) passi negli anni del dopoguerra al boom economico, alle crisi energetiche e politiche degli anni Settanta fino alle sfide contemporanee.

Fin dal 1953 l’iconico cane a sei zampe ha rappresentato una delle nostre eccellenze industriali, in grado di accompagnare il Paese nel suo processo di crescita, non di rado interpretando in anticipo i cambiamenti del mercato. Lo ha riconosciuto nel suo videomessaggio di saluto la stessa presidente del Consiglio Giorgia Meloni: «In questi settant’anni Eni è sempre stata un punto di riferimento per l’Italia. Lo è stata nei momenti più difficili e nei momenti più felici. Ha accompagnato le trasformazioni economiche e sociali della nostra nazione, un po’ come quei compagni di viaggio sui quali sai di poter sempre contare». Quanto al futuro, «lItalia può ambire a diventare un hub naturale di approvvigionamento energetico dell’intera Europa. Possiamo farlo se usiamo l’energia come chiave per costruire con l’Africa e il Mediterraneo allargato un partenariato vantaggioso per tutti». Dimensione geopolitica ed energia quali condizioni abilitanti di un nuovo ruolo strategico del Paese, in due parole quel Piano Mattei” grazie al quale la presidente Meloni intende giocare la sua partita di conciliazione fra l’interesse nazionale e il diritto di Paesi e popoli a conoscere una stagione di sviluppo e progresso.

Il valore dell’energia come garanzia di stabilità e sviluppo dell’Italia è stato sottolineato anche dall’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi: «Dopo la Germania, siamo il Paese che dispone degli stoccaggi più importanti in termini di dimensioni. Abbiamo moltissimi giacimenti alla fine della loro vita naturale che possono essere trasformati in altrettanti importanti stoccaggi, così da arricchire ulteriormente il sistema in Italia» ha spiegato, aggiungendo poi che «gli elementi distintivi del nostro cammino sono un forte senso di appartenenza, la continua evoluzione e crescita dell’azienda grazie alle nostre persone, il loro legame a Eni e l’esempio di Enrico Mattei che ancora ci guida e ci sprona».

di Laura Malfatto

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