Il marchio vola troppo in alto
290 milioni di euro è il valore base per il marchio Alitalia. Ma come può valere così tanto se in 11 anni ha generato circa 3,5 miliardi di perdite operative?
| Economia
Il marchio vola troppo in alto
290 milioni di euro è il valore base per il marchio Alitalia. Ma come può valere così tanto se in 11 anni ha generato circa 3,5 miliardi di perdite operative?
| Economia
Il marchio vola troppo in alto
290 milioni di euro è il valore base per il marchio Alitalia. Ma come può valere così tanto se in 11 anni ha generato circa 3,5 miliardi di perdite operative?
| Economia
| Economia
290 milioni di euro è il valore base per il marchio Alitalia. Ma come può valere così tanto se in 11 anni ha generato circa 3,5 miliardi di perdite operative?
L’attore e regista francese Sacha Guitry ripeteva spesso che persino «Dio crede nella pubblicità poiché ha messo delle campane in ognuna delle sue chiese» e il brand del din don va avanti ormai da secoli.
Ma quanto vale un brand? Mica tutti possono essere eterni. La domanda sorge spontanea guardando alla vicenda di Alitalia e Ita. Secondo Alfredo Altavilla, presidente esecutivo di Ita, il valore base di 290 milioni di euro per il marchio Alitalia sarebbe troppo alto.
Ha infatti sottolineato che «se una compagnia in 11 anni ha generato 3,5 miliardi di perdite operative» quella cifra corrisponde a «una valutazione non realistica», aggiungendo che il cda di Ita, convocato per domani, deciderà se partecipare oppure no alla gara per l’acquisto del marchio.
I commissari di Alitalia hanno replicato ad Altavilla che «la stima rappresenta il valore minimo risultante da una perizia di un professionista terzo» e adesso vedremo cosa succederà. Di certo il segnale di Altavilla ci pare incoraggiante dal punto di vista del metodo, che guarda ai costi per una compagnia che deve iniziare la sua attività. Con alcune domande: varrebbe davvero la pena spendere tanti soldi per un marchio? Quanto servirebbe a Ita? Trattasi peraltro di un brand che fa pensare a un passato recente e non certo fortunato.
Nella vita, per guardare al futuro, a volte bisogna liberarsi di abitudini e simboli del passato. Vale anche in economia. Con una preghiera alla politica nazionale su Ita: per una volta stia zitta. Magari porta pure bene.
di Aldo Smilzo
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche
Legge di Bilancio, cosa potrebbe cambiare
20 Dicembre 2024
Oggi alla Camera si vota la fiducia, se passa sarà poi approvata al Senato dopo Natale. Ecco le …
Da Zanussi a Wallenberg, marchi storici dalla provincia alle multinazionali
16 Dicembre 2024
Chi c’era, quel 14 dicembre 1984, la ricorda come una giornata gelida, grigia. Ma la firma su qu…
Ruffini: “Lascio l’Agenzia delle Entrate”
13 Dicembre 2024
Ernesto Maria Ruffini, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, lascia il suo incarico. E spiega…
La Bce taglia i tassi al 3 %. Ridotte le stime di crescita. Lagarde: “Decisione presa all’unanimità”
12 Dicembre 2024
La Banca centrale europea (Bce), per la quarta volta da quando ha iniziato a tagliare i tassi lo…
Iscriviti alla newsletter de
La Ragione
Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.