Con l’assegnazione del marchio Alitalia, tocca ora a Ita Airways che promette di considerare un obbligo l’attenzione ai soldi dei contribuenti.
Alitalia è costata al contribuente italiano 10 miliardi di euro. Una follia. Ai suoi dipendenti sono stati concessi privilegi sconosciuti in qualsiasi altra azienda o quasi. Una follia. Furono gli stessi dipendenti Alitalia a innescare l’ultima e irreversibile crisi, votando contro l’accordo trovato con Etihad. Una follia.
Eppure, da chi come noi non ha mai nascosto l’assoluta contrarietà a quelle politiche, va concesso un doveroso onore delle armi alla hostess che – in un video divenuto virale – ci ha rivolto un bel saluto in occasione dell’ultimo volo della A ‘tricolore’. Sentito, persino commovente, nel chiudere una pagina di storia che non avrebbe meritato lo spreco di questi lunghi anni improduttivi.
Tocca a Ita Airways, adesso: abbiamo già espresso più di una perplessità sulle capacità industriali di una compagnia così piccola, in una fase caratterizzata da progressive concentrazioni di mercato.
Scorgiamo, però, dei segnali importanti: il presidente esecutivo, Alfredo Altavilla, ha sottolineato l’impegno della nuova società a considerare un obbligo l’attenzione ai soldi dei contribuenti (mica poco), dopo aver imposto un processo di selezione da azienda normale (mica poco anche questo).
L’assegnazione del marchio Alitalia a Ita per 90 milioni – l’asta era andata deserta – ci ricorda inoltre che puoi valutare anche 1.000 miliardi un brand, ma è il mercato a decidere. Non basterà a garantire un futuro, ma i presupposti segnano una rottura completa con quel passato che ha portato all’addio dell’ultimo volo AZ.
di Marco Sallustro
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
-
Tag: Italia
Leggi anche
![](/wp-content/themes/yootheme/cache/4e/Cassa-depositi-e-prestiti-4ed1edad.jpeg)
![](/wp-content/themes/yootheme/cache/4e/Cassa-depositi-e-prestiti-4ed1edad.jpeg)
Cassa depositi e prestiti: il fondo inutile
24 Luglio 2024
Lo Stato italiano farà nascere un fondo di fondi per spingere gli investimenti verso le eccellen…
![](/wp-content/themes/yootheme/cache/c4/Evidenza-sito-1398-c4efae55.jpeg)
![](/wp-content/themes/yootheme/cache/c4/Evidenza-sito-1398-c4efae55.jpeg)
Dal Made in Italy al Made by Italians
17 Luglio 2024
Nella storia industriale c’è stato un tempo in cui le grandi aziende, come Fiat, facevano quasi …
![](/wp-content/themes/yootheme/cache/b4/Evidenza-sito-1390-b40fcb69.jpeg)
![](/wp-content/themes/yootheme/cache/b4/Evidenza-sito-1390-b40fcb69.jpeg)
In Italia manca l’industria del turismo
16 Luglio 2024
I recenti dati sul turismo in Italia sono buoni. Ma è veramente tutto oro quello che luccica? Ce…
![](/wp-content/themes/yootheme/cache/a0/posto-fisso-a003e29a.jpeg)
![](/wp-content/themes/yootheme/cache/a0/posto-fisso-a003e29a.jpeg)
Il posto fisso è tornato in auge
10 Luglio 2024
Torna il cosiddetto fenomeno “Big stay”. Secondo i dati del 7° Rapporto Censis-Eudaimon, il nume…