Leonardo acquisisce Iveco Defence e sogna la corona europea
Leonardo acquisisce Iveco Defence e sogna la corona europea. Ora nel nostro Paese esistono solo due grandi player militari di portata globale: Leonardo e Fincantieri
Leonardo acquisisce Iveco Defence e sogna la corona europea
Leonardo acquisisce Iveco Defence e sogna la corona europea. Ora nel nostro Paese esistono solo due grandi player militari di portata globale: Leonardo e Fincantieri
Leonardo acquisisce Iveco Defence e sogna la corona europea
Leonardo acquisisce Iveco Defence e sogna la corona europea. Ora nel nostro Paese esistono solo due grandi player militari di portata globale: Leonardo e Fincantieri
Finalmente la macchina Leonardo ha il suo motore. Il gigante della difesa italiano mercoledì sera ha annunciato l’acquisto, per 1,7 miliardi di euro, di Iveco Defence Vehicles (Idv), la divisione militare di Iveco. Erano almeno tre anni che l’ormai ex colosso italiano (il comparto civile è stato ceduto da Exxor all’indiana Tata) era in trattativa per disfarsi del settore difesa.
La battaglia è stata serrata: Leonardo e Rheinmetall hanno provato fino all’ultimo ad accaparrarsi Idv e i suoi 1,13 miliardi di fatturato (nel 2024). Fortunatamente (per l’Italia) l’ha spuntata l’ex Finmeccanica.
Ora nel nostro Paese esistono solo due grandi player militari di portata globale: Leonardo e Fincantieri. Certo, ci sono tutta una serie di filiali italiane di aziende estere (come Thales Alenia Space) e di consorzi con diretto coinvolgimento dei due colossi (come l’azienda missilistica Mbda). Ma comunque la si giri, solo Leonardo e Fincantieri hanno la forza di presentarsi come attori globali. Ognuna nel suo settore.
Ed è proprio sul terreno della settorialità che si comprende l’importanza dell’acquisizione di Idv. Leonardo vuole essere un player dominante, in Europa, nei settori dell’aviazione e dei mezzi terrestri. Nel primo campo la posizione è ormai acquisita, nel secondo no. Non lo è perché l’ex Finmeccanica ha sempre concentrato le sue forze sull’elettronica e i sistemi d’arma. Ma senza ruote, volante, motore, telaio e blindatura, un veicolo militare non esiste.
Fino ad oggi, quindi, i mezzi made in Italy sono sempre usciti da due catene di approvvigionamento. Se leggeri (come i blindati Vtml “Lince” o Vtmm “Orso”) se ne occupava in toto Idv. Se pesanti (come le nuove autoblindo “Centauro 2” o i vecchi carri armati ammodernati “Ariete C2”) entrava in gioco il Cio, il Consorzio Iveco-Oto Melara. Ricordiamo che la spezzina Oto fa parte di Leonardo. Che, di conseguenza, aveva un ruolo importante ma accessorio. Con conseguente perdita di credibilità nel settore a livello internazionale, e tutto ciò che ne deriva (ricordate l’esclusione italiana dalla fase progettuale dell’ormai arenato programma franco-tedesco Mgcs per un futuro tank europeo?).
Acquisendo Idv, Leonardo ottiene due risultati enormi. Primo: si dota di competenze e credibilità nel settore dei veicoli militari. Iveco Defence fornisce mezzi, blindati e non, a decine di Paesi del mondo, con contratti multimilionari. Secondo: elimina le farraginosità congenite ai consorzi tra aziende. Niente più Cio, niente più complicate suddivisioni di quote progettuali e lavorative. Ora tutto avverrà in house, contribuendo alla semplificazione generale dei processi e alla loro economicità (aumentando di conseguenza la competitività). Per farla facile: Leonardo ha finalmente il motore e il telaio per i suoi progetti terrestri, e non dovrà più attendere che altri li realizzino prima di installarci sistemi informatici e armamenti.
Ma c’è un terzo risultato, tutto europeo. Ricordate quanto detto all’inizio? Anche Rheinmetall, per anni, ha tentato di comprare Idv. La “vittoria” di Leonardo, però, non è una sconfitta per i tedeschi. Nel comunicato stampa, l’ex Finmeccanica scrive: «verificheremo insieme al partner Rheinmetall l’opportunità di valorizzare il perimetro dei veicoli pesanti». I due colossi, italiano e tedesco, sono infatti legati in una joint venture per la produzione della nuova generazione di corazzati italiani. L’ambizione, mai nascosta, è di creare un mega-polo militare europeo, in contrapposizione al franco-tedesco Knds. Ecco: ora Idv non sarà più un partner di Leonardo e Rheinmetall, inserito nelle catene del consorzio, ma una parte integrante di esso. Rheinmetall non ha rivali nelle artiglierie, nella progettazione e negli scafi. Leonardo è impareggiabile nell’elettronica, nei sistemi di combattimento e nelle torrette. Idv nelle blindature e nei sistemi di trasmissione e guida. Ora gli ingredienti per un gigante europeo senza rivali ci sono davvero tutti.
Di Umberto Cascone
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