Pnrr, pessimismo cosmico
| Economia
Era inevitabile il formarsi di un grumo di pessimismo – oseremmo dire “cosmico” – intorno al Pnrr
Pnrr, pessimismo cosmico
Era inevitabile il formarsi di un grumo di pessimismo – oseremmo dire “cosmico” – intorno al Pnrr
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Pnrr, pessimismo cosmico
Era inevitabile il formarsi di un grumo di pessimismo – oseremmo dire “cosmico” – intorno al Pnrr
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Non poteva che andare così: era inevitabile il formarsi di un grumo di pessimismo – oseremmo dire “cosmico” – intorno al Pnrr.
In base a un sondaggio pubblicato questa mattina dal Corriere della Sera, l’atmosfera è francamente sconfortante: solo il 3% degli italiani (ricordiamolo, parliamo di noi – tutti noi – non di una maggioranza di governo piuttosto che di un’altra. Siamo tutti in ballo, anche se la cosa continua a sfuggire a troppi) crede che il Paese riuscirà a realizzare il 90% dei lavori previsti dal piano finanziato del Next Generation EU.
Il 36% ritiene che non arriveremo al 60% di quanto annunciato e scritto nero su bianco.
Ancora, il 36% di italiani dichiara di avere “poca fiducia” che il Pnrr nel suo complesso abbia la capacità di rilanciare il nostro Paese e affrancarlo da arretratezze storiche. Dichiara di avere “molta fiducia”, al contrario, un misero 4%. Si dichiara “abbastanza fiducioso” un italiano su tre, unico raggio di luce in questo sfacelo.
Come meravigliarsi, in un Paese che già fa del vittimismo una sorta di religione collettiva e che da mesi si sente ripetere quotidianamente previsioni catastrofiche e dichiarazioni di resa? Che spettacolo ignobile stiamo offrendo innanzitutto a noi stessi e poi ai cittadini europei, che ci hanno inondato di quasi 200 miliardi di euro pagati con le loro tasse.
L’unica cosa che si sente ripetere in giro è che il Pnrr è fatto di prestiti che finiranno per strozzarci. Il che non solo è falso, ma ignora le condizioni assolutamente favorevoli strappate e soprattutto – accidenti! – la possibilità concreta di dare una sterzata al Paese.
Che spettacolo, poi, l’assoluta indifferenza sul gigantesco debito pubblico accumulato nei decenni, da parte degli stessi che sul Pnrr seguono il gregge della lamentela e della sfiducia.
Diamoci una svegliata, prima di buttare a mare un’occasione storica per viltà e incapacità.
di Fulvio Giuliani
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