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Rider e fattorini salveranno il mondo

L’importanza della figura del fattorino, che spesso assume il ruolo di “salvatore”, soprattutto per l’economia post pandemia.
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Rider e fattorini salveranno il mondo

L’importanza della figura del fattorino, che spesso assume il ruolo di “salvatore”, soprattutto per l’economia post pandemia.
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Rider e fattorini salveranno il mondo

L’importanza della figura del fattorino, che spesso assume il ruolo di “salvatore”, soprattutto per l’economia post pandemia.
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L’importanza della figura del fattorino, che spesso assume il ruolo di “salvatore”, soprattutto per l’economia post pandemia.
Shut in economy è il termine con cui viene spesso etichettata l’economia post pandemia, ovvero quel modo di vivere che è definitivamente cambiato dopo l’arrivo e, si spera, la dipartita del Covid-19. Letteralmente shut in significa rinchiudere, quindi shut in economy significa economia chiusa o, meglio, ‘economia tra i confini’, quella che potrebbe sembrare una controtendenza rispetto alla globalizzazione alla quale siamo abituati da tempo ma che, in effetti, è un concetto presente da secoli nella storia dell’uomo visto che si è manifestato in occasione di guerre, pandemie e altre situazioni di disagio collettivo.

Un suo perfetto esempio, per portare a terra un concetto astratto, è l’economia dei monasteri.

La novità, che non trova riscontri storici, sta nel fatto che oggi sono i dispositivi tecnologici a diventare protagonisti: non monasteri chiusi agli estranei e in cui gli ingranaggi economici girano su piccola scala ma semmai ognuno di noi, in casa con smartphone e computer, che fa girare gli ingranaggi su grande scala, in tutto il pianeta. Certo, non tutti i lavori possono essere svolti in smart working (difficile immaginare un muratore o un panettiere in lavoro ‘agile’) ma moltissime mansioni riguardanti i servizi possono essere rese, per così dire, domestiche. Questa situazione – forzata ma entrata nelle abitudini e del tutto nuova – ‘esalta’ lavori considerati di poco conto fino a pochi mesi fa e che oggi, invece, sono fondamentali (e lo saranno sempre di più). Pensiamo per esempio a tutte le attività legate alla logistica, come potrebbero essere i rider che portano il cibo o i corrieri dei grandi e-commerce planetari che oltre alle batterie ricaricabili per il joypad ti consegnano a casa la spesa, prodotti di ogni tipo e, perché no, anche medicinali.

Come nel videogioco per Playstation “Death Stranding”, il fattorino assurge a un ruolo di deus ex machina, quasi di salvatore: una sorta di anello di congiunzione tra la produzione e la segregazione.

E proprio qua sta il punto. Internet offre una gigantesca possibilità per il futuro, a patto che esistano persone che siano in grado di trasformare in concretezza quanto avviene online. Di fatto, nei prossimi mesi, sentiremo molto parlare di logistica. Rider e corrieri finora sono stati (e sono) una categoria poco coesa oltre che spesso sottopagata, ma la situazione attuale porterà a una grande crescita di attenzione sociale attorno a questo gruppo di lavoratori che sarà fondamentale nell’economia futura. Fatevi una partita a “Death Stranding” e vedrete se il fattorino è importante o no.   Di Rudy Bandiera

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