Testamento Armani, l’eredità al compagno e ai nipoti. La sede dovrà restare in Italia. Entro 3 anni il 15% a LVMH, L’Orèal o EssilorLuxottica o la quotazione in Borsa
È stato aperto il testamento di Armani che, oltre a un grande stilista, ha dimostrato di essere anche un uomo affezionato al proprio Paese. Tra le sue volontà il desiderio che la società continui ad avere sede in Italia. Ecco come sarà suddiviso l’immenso patrimonio di quello che era il terzo uomo più ricco d’Italia
Testamento Armani, l’eredità al compagno e ai nipoti. La sede dovrà restare in Italia. Entro 3 anni il 15% a LVMH, L’Orèal o EssilorLuxottica o la quotazione in Borsa
È stato aperto il testamento di Armani che, oltre a un grande stilista, ha dimostrato di essere anche un uomo affezionato al proprio Paese. Tra le sue volontà il desiderio che la società continui ad avere sede in Italia. Ecco come sarà suddiviso l’immenso patrimonio di quello che era il terzo uomo più ricco d’Italia
Testamento Armani, l’eredità al compagno e ai nipoti. La sede dovrà restare in Italia. Entro 3 anni il 15% a LVMH, L’Orèal o EssilorLuxottica o la quotazione in Borsa
È stato aperto il testamento di Armani che, oltre a un grande stilista, ha dimostrato di essere anche un uomo affezionato al proprio Paese. Tra le sue volontà il desiderio che la società continui ad avere sede in Italia. Ecco come sarà suddiviso l’immenso patrimonio di quello che era il terzo uomo più ricco d’Italia
Il testamento di Giorgio Armani: eredità, fondazione e futuro del gruppo
Con la morte dello stilista, l’intero patrimonio azionario della Giorgio Armani Spa confluisce alla Fondazione che porta il suo nome. Nel dettaglio, il 9,9% delle azioni verrà trasferito in piena proprietà, mentre il restante 90% in nuda proprietà, con l’usufrutto assegnato a Leo Dell’Orco – suo compagno nonché suo storico braccio destro – insieme ai tre nipoti e alla sorella Rosanna.
È quanto emerge dal testamento di Giorgio Armani, che delinea con precisione la futura governance del gruppo. Entro tre anni al massimo, la Fondazione dovrà infatti cedere il 15% del capitale di Armani Spa, dando priorità a potenziali partner come Lvmh, EssilorLuxottica o L’Oréal, oppure ad altre realtà individuate dallo stesso Dell’Orco. A questa prima operazione seguirà, tra il terzo e il quinto anno dall’apertura della successione, la vendita di un’ulteriore quota compresa tra il 30% e il 54,9% del capitale, sempre allo stesso acquirente. In alternativa, è prevista la possibilità di una quotazione in Borsa, da realizzare entro un massimo di otto anni. In ogni caso, la Fondazione manterrà almeno il 30,1% delle azioni, garantendo un presidio stabile sulla società.
La gestione immobiliare segue percorsi diversi
La società L’Immobiliare Srl – che controlla proprietà tra Saint-Tropez, Antigua, Broni e Pantelleria – va per il 75% in piena proprietà alla sorella Rosanna e ai nipoti Andrea Camerana e Silvana Armani. A loro spetta anche il restante 25% in nuda proprietà, mentre l’usufrutto viene affidato a Dell’Orco, che ottiene anche il diritto di vivere nel palazzo di via Borgonuovo a Milano, residenza storica dello stilista, con l’indicazione che gli arredi restino intatti.
Al nipote Andrea Camerana spetta la nuda proprietà della casa di St. Moritz, mentre l’usufrutto va ancora a Dell’Orco, che riceve anche un appartamento a New York. Un secondo appartamento nella metropoli americana è invece destinato a Rosanna Armani e agli altri nipoti, con la possibilità di utilizzo concessa a Michele Morselli, amministratore delegato della società immobiliare e amico dello stilista. A Saint-Tropez, invece, “tutto quanto di mia proprietà” va a Dell’Orco, che dovrà garantire ospitalità temporanea anche ad alcuni familiari.
Le disposizioni comprendono anche la partecipazione, pari a circa il 2%, in EssilorLuxottica: il 40% di tale quota va a Dell’Orco e il restante 60% ai familiari. Piccoli pacchetti azionari sono stati assegnati a collaboratori e amici storici dello stilista, tra cui Morselli e altri quattro manager di fiducia.
La sede della società dovrà restare in Italia
Giorgio Armani ha più volte sottolineato la necessità che il marchio resti saldamente legato alla famiglia e all’Italia, preservando così la continuità della sua storia e dei suoi valori.. Il gruppo rappresenta infatti uno dei simboli più riconosciuti del “Made in Italy”. La sede nel Paese resta un presidio essenziale per garantire autenticità e consolidare il prestigio internazionale del brand. Lo sapeva bene Re Giorgio. Per questo nello statuto che regola il futuro della società, viene precisato “ha sede in Milano e che “l’organo amministrativo ha la facoltà di trasferire l’headquarter nel territorio nazionale ma non all’estero”. Per modificare questa norma occorrerà una maggioranza del 75%.
Non solo numeri, ma anche le linee guida per un’azienda etica ed “elegante”
Accanto alle disposizioni patrimoniali, Armani ha voluto fissare i principi guida per il futuro della Fondazione e del gruppo: gestione etica e trasparente, ricerca di uno stile sobrio ed elegante, attenzione costante a innovazione e qualità.
Il comitato esecutivo della Giorgio Armani Spa – composto da membri della famiglia e del management – ha assicurato, in una nota ufficiale, che le volontà del fondatore saranno rispettate in ogni passaggio. “Rimane confermato l’intento di garantire continuità strategica, solidità finanziaria e sviluppo di lungo termine, nel rispetto dei valori indicati dallo stilista”, si legge nel comunicato.
Sul fronte industriale, non sono mancati i primi segnali d’interesse: L’Oréal, che dal 1988 detiene la licenza per i profumi e i cosmetici Armani, ha fatto sapere di voler valutare con attenzione un eventuale ingresso nel capitale. “Siamo onorati che Armani abbia pensato a noi – ha dichiarato il gruppo francese – e considereremo con grande attenzione questa prospettiva”.
Infine, il testamento assegna i diritti di voto: il 40% a Dell’Orco, il 30% alla Fondazione e il 15% ciascuno ai nipoti Silvana Armani e Andrea Camerana. Rosanna e Roberta Armani ricevono invece azioni prive di diritto di voto.
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- Tag: imprenditori, moda
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