UniCredit ritira l’ops su Banco Bpm. “L’incertezza sul Golden Power non giova a nessuno”
“La continua incertezza sull’applicazione delle prescrizioni del Golden Power non giova a nessuno dei due. Abbiamo quindi deciso di ritirare la nostra offerta” ha dichiarato Andrea Orcel, amministratore delegato di UniCredit
UniCredit ritira l’ops su Banco Bpm. “L’incertezza sul Golden Power non giova a nessuno”
“La continua incertezza sull’applicazione delle prescrizioni del Golden Power non giova a nessuno dei due. Abbiamo quindi deciso di ritirare la nostra offerta” ha dichiarato Andrea Orcel, amministratore delegato di UniCredit
UniCredit ritira l’ops su Banco Bpm. “L’incertezza sul Golden Power non giova a nessuno”
“La continua incertezza sull’applicazione delle prescrizioni del Golden Power non giova a nessuno dei due. Abbiamo quindi deciso di ritirare la nostra offerta” ha dichiarato Andrea Orcel, amministratore delegato di UniCredit
UniCredit e l’ops su Banco Bpm, c’è una svolta. UniCredit ha deciso di ritirare l’offerta su Banco Bpm.
La Consob (Commissione nazionale per le società e la borsa) aveva congelato di nuovo – per altri 30 giorni – l’ops (l’offerta pubblica di sottoscrizione) di UniCredit su Banco Bpm. Ma c’è stata poi una vera e propria svolta.
Andrea Orcel – l’amministratore delegato di UniCredit – con il consiglio di amministrazione, ha deciso di ritirare l’ops su Banco Bpm. Lo ha fatto per un motivo principale: la condizione relativa all’autorizzazione Golden Power non è stata soddisfatta.
È così che si è arrivati alla svolta di un’operazione – decisamente travagliata – fra tali banche.
Le dichiarazioni di Andrea Orcel, amministratore delegato di UniCredit
“La mia responsabilità principale è di agire nel migliore interesse di UniCredit e dei nostri azionisti. La continua incertezza sull’applicazione delle prescrizioni del Golden Power non giova a nessuno dei due. Abbiamo quindi deciso di ritirare la nostra offerta”. Sono queste le parole pronunciate da Orcel.
L’amministratore delegato, in questo periodo di continue trattative, non ha mai nascosto la possibilità – vista la situazione delicata – di fare un passo indietro. Qualora la “base” su cui reggeva tale trattativa fosse venuta meno.
“La nostra strategia è eccellente – afferma Orcel – e la sua esecuzione è sempre stata il centro della nostra attenzione, i risultati lo testimoniano. Per questo continueremo a perseguire la nostra trasformazione con la stessa energia e determinazione che ci hanno aiutato a battere i record, a consolidare la nostra posizione di leader nel settore e cosa più importante a operare come partner bancario affidabile per i nostri clienti e le loro comunità”.
Il nodo Golden Power
La condizione relativa all’autorizzazione dei poteri speciali del governo “non è soddisfatta”, ha precisato in una nota UniCredit.
“Il processo di offerta – si spiega – è stato influenzato dalla clausola Golden Power, insistentemente invocata dai vertici di Banco Bpm, che ha impedito a UniCredit di dialogare con gli azionisti Bpm nel modo in cui un normale processo di offerta avrebbe consentito”.
di Mario Catania
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche