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Le neve non deve essere “per ricchi”

La vacanza sulla neve rischia di diventare del tutto proibitiva per troppe famiglie italiane. Serve ingegnarsi e trovare nuove soluzioni se non si vuole imboccare un inesorabile declino
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Le neve non deve essere “per ricchi”

La vacanza sulla neve rischia di diventare del tutto proibitiva per troppe famiglie italiane. Serve ingegnarsi e trovare nuove soluzioni se non si vuole imboccare un inesorabile declino
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Le neve non deve essere “per ricchi”

La vacanza sulla neve rischia di diventare del tutto proibitiva per troppe famiglie italiane. Serve ingegnarsi e trovare nuove soluzioni se non si vuole imboccare un inesorabile declino
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La vacanza sulla neve rischia di diventare del tutto proibitiva per troppe famiglie italiane. Serve ingegnarsi e trovare nuove soluzioni se non si vuole imboccare un inesorabile declino
L’Italia ha le montagne più belle del mondo e alcune delle località sciistiche più rinomate del globo. Un vero e proprio tesoro, una meraviglia assoluta da godere, preservare e difendere quanto più possibile. Un vero e proprio asset vitale del nostro turismo. Eppure, come già sottolineato su La Ragione da Ilaria Cuzzolin, la neve – mai stata opzione “economica” per una vacanza – rischia di diventare del tutto proibitiva per fasce sempre più ampie di popolazione. Anticipiamo le obiezioni: il caro energia, la gestione sempre più costosa degli impianti che – a causa dei mutamenti climatici – hanno obbligato ormai tutte le località montane a dotarsi di sofisticati e costosissimi impianti di innevamento artificiale, in modo da tener botta e garantire condizioni accettabili nelle stagioni con minori precipitazioni. Ciliegina, veniamo da due anni di pandemia, che hanno devastato il settore nel 2020 e nel 2020-2021. Tutto sacrosanto, tutto da sottolineare, resta il fatto che in una località di medio livello una famiglia con due figli che vogliano sciare (piccoli) paga di solo skipass agevolmente € 130 , a cui sommare l’eventuale noleggio dell’attrezzatura e le sacrosante lezioni per avviare i bimbi alla pratica dello sci, sport meraviglioso e affascinante. Alpino, snowboard, fondo o qualsiasi variante che sia. Capirete che sempre la famosa, singola giornata sulla neve può arrivare a costare – tutto compreso – circa 250 € mangiando panini in piedi, poco meno se il figlio a sciare è uno solo. La stessa “economia di scala“ su più giorni è molto relativa e porta a risparmi limitati sull’attrezzatura e le lezioni. Sci, “sport per ricchi”? Definizione semplicistica, anche perché su quella di “ricchi“ abbiamo più di qualche dubbio. Resta il problema che rischia sempre più di non essere sport “per tutti“. Questo è anche un appello alle stazioni meno note, a quelle in difficoltà a causa della quota non elevata: siate furbi, inventatevi qualcosa. Siate fantasiosi. Fate offerte, anche perché il turismo sulla neve in Italia troppo spesso sembra fermo agli anni ‘70, letteralmente sclerotizzato in meccanismi sempre uguali che lo mortificano. Non è solo una questione italiana e di soldi, lo sappiamo benissimo, ma questo non ci esenta dal dover fare qualcosa. Forza, usiamo il cervello, perché non si può pensare di far pagare alle famiglie “normali” lo scotto di quei due maledetti anni. Il prezzo finale potrebbe essere perdere per sempre intere fasce di clienti e imboccare un inesorabile declino, se non ti chiami Madonna di Campiglio o Courmayeur. di Fulvio Giuliani

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