Proprio l’Inter che all’inizio di un potenziale ciclo vincente, ma con l’ulteriore peso del proibitivo governo cinese, ha dovuto mandar via Antonio Conte e Achraf Hakimi, due pilastri dello scudetto numero 19.
In questo contesto si inserisce quella che potrebbe diventare una novità storica per il calcio italiano: Interspac SRL. Si tratta di un progetto di azionariato popolare per acquistare azioni del Football Club Internazionale Milano, presieduto dal Prof. Carlo Cottarelli.
Il fine è quello di “rafforzare l’Inter con capitali forniti da noi tifosi, integrati da risorse di investitori istituzionali, in un quadro economicamente sostenibile. Già avviene in altre società gloriose, come il Bayern di Monaco”, spiega l’economista. L’idea nasce due anni e mezzo fa, ma in quell’occasione il presidente Steven Zhang non aveva preso in considerazione questa ipotesi.
Oggi la situazione è diversa e, quantomeno, la presidenza non si è detta contraria a questa iniziativa. Certo, siamo ancora in una fase primordiale: dal 25 giugno e fino al 15 luglio sul sito dell’Inter i tifosi potranno compilare un questionario sull’azionariato popolare per far conoscere la propria opinione sul progetto.
Le risposte serviranno a capire il potenziale dell’iniziativa, che in questi primi giorni sta riscontrando grande successo. La strategia è stata quella di partire con dei soci di eccellenza: sportivi, musicisti, scrittori, giornalisti e conduttori televisivi di fede nerazzurra, insomma VIP che possano ampliare la portata del progetto.
Se la risposta sarà positiva, si passerà alla seconda fase, quella della raccolta fondi. Al Sole 24 Ore Cottarelli ha spiegato che la quota minima di ingresso sarà tra i 500 e i 1000 euro e qualche tifoso ha già iniziato a sognare di avere tra le sue mani un “pezzettino di Inter”: una nuova opportunità per riempire di sostanza la tanto riecheggiata, e spesso abusata, formula: “il calcio è del popolo”.
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