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Monopattino, un killer sregolato

Dopo più di 170 incidenti in un anno solo a Roma, di cui l’ultimo fatale per un uomo di 34 anni, diviene sempre più urgente une regolamentazione per il monopattino “killer”. È diventato chiaro che non ci si può affidare più solo al buonsenso.  

Monopattino, un killer sregolato

Dopo più di 170 incidenti in un anno solo a Roma, di cui l’ultimo fatale per un uomo di 34 anni, diviene sempre più urgente une regolamentazione per il monopattino “killer”. È diventato chiaro che non ci si può affidare più solo al buonsenso.  

Monopattino, un killer sregolato

Dopo più di 170 incidenti in un anno solo a Roma, di cui l’ultimo fatale per un uomo di 34 anni, diviene sempre più urgente une regolamentazione per il monopattino “killer”. È diventato chiaro che non ci si può affidare più solo al buonsenso.  
Dopo più di 170 incidenti in un anno solo a Roma, di cui l’ultimo fatale per un uomo di 34 anni, diviene sempre più urgente une regolamentazione per il monopattino “killer”. È diventato chiaro che non ci si può affidare più solo al buonsenso.  
  Più di 170 incidenti in un anno, solo a Roma, e l’ultimo è quello in cui ha perso la vita un 34enne. Parliamo di monopattini elettrici, la grande moda urbana dell’anno: li vedi ovunque nelle grandi città e li utilizza chi va in ufficio, chi non vuole usare la macchina, chi semplicemente vuole provarli. Eppure l’ennesimo incidente mortale dimostra che, come in tanti altri casi, senza norme stringenti non ci si può affidare al buonsenso. Nell’ultima vicenda il monopattino si è scontrato con un’auto, ma anche quando l’esito non è fatale basta guardare come sfrecciano su strade non esattamente poco trafficate per capire che il rischio è veramente alto. E poi quanti indossano il casco? Nessuno. Sarebbe buonsenso, appunto. Così ci ritroviamo con l’ennesimo problema da gestire, e quattro proposte di legge per provare a mettere ordine e magari impedire tragedie francamente molto evitabili. Di questi testi solo uno è all’esame in commissione a Montecitorio e prevede tra le altre cose l’obbligo del casco e di giubbotti riflettenti, il divieto di utilizzo per i minorenni, un regolatore che limiti la velocità ai 6 km/h nelle aree pedonali e a 20 nelle altre strade. Perché il rischio ovviamente non è solo per chi il monopattino lo guida, ma anche per tutti gli altri. Resta da sottolineare come sia abbastanza emblematico il fatto che ci si debba rivolgere al legislatore per imporre una norma che limiti eccessi che dovrebbero essere evitati non solo per vivere civile, ma anche per autotutela.   di Gaia Bottoni

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