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Non serve l’uomo nero

I dati sulle cancellazioni di viaggi e soggiorni, emersi negli ultimi giorni sull’onda della recrudescenza dei contagi e della paura delle ‘ondate’, fanno particolarmente male.

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Non serve l’uomo nero

I dati sulle cancellazioni di viaggi e soggiorni, emersi negli ultimi giorni sull’onda della recrudescenza dei contagi e della paura delle ‘ondate’, fanno particolarmente male.

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Non serve l’uomo nero

I dati sulle cancellazioni di viaggi e soggiorni, emersi negli ultimi giorni sull’onda della recrudescenza dei contagi e della paura delle ‘ondate’, fanno particolarmente male.

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I dati sulle cancellazioni di viaggi e soggiorni, emersi negli ultimi giorni sull’onda della recrudescenza dei contagi e della paura delle ‘ondate’, fanno particolarmente male.

Il comparto del turismo resta debolissimo ed esposto alla tempesta della pandemia, con l’unica difesa della campagna vaccinale. Ogni piccola retromarcia, dopo il boom della domanda di fine primavera, è un segnale di pericolo concreto. Significa meno posti di lavoro stagionali e tanti altri stabili a rischio. In un settore che hai già pagato un prezzo altissimo. Alle andate emotive, del resto, è praticamente impossibile resistere, l’unico argine che abbiamo è quello della concretezza, dell’onestà intellettuale e delle risposte ferme e serie. Dunque, bene ribadire che l’aumento dei contagi c’è e ci sarà, come sappiamo di poterlo gestire con i vaccini. Il punto è non concentrarsi sugli allarmi e su un sensazionalismo che è già tornato nella gestione delle notizie. Piuttosto, dobbiamo andare a prendere casa per casa innanzitutto quei 2 milioni e mezzo di over 60 che continuano a rifiutare l’immunizzazione. Non è una fissa estiva, è tutto ciò che abbiamo, ma grazie al cielo è tanto. Tutto dipende dal nostro senso di responsabilità. Anche salvare la stagione turistica, accettando senza troppe storie controlli e piccoli fastidi che possono garantire le nostre vacanze e un business che scricchiola pericolosamente. Quando qualcuno comincerà a sollevare dubbi e perplessità, legati a immaginarie limitazioni alla libertà, converrà ribadire che non è in gioco solo la nostra possibilità di goderci un weekend o una meritata vacanza, ma il lavoro di migliaia di persone. Cerchiamo di fare le persone serie, senza minimizzare, senza drammatizzare, costruendo un’offerta turistica che parta dalla messa in sicurezza di persone e luoghi. Al contempo, la struttura commissariale e le Regioni dovranno fare l’impossibile per far riprendere il ritmo delle prime vaccinazioni. Ho letto questa mattina che “un po’ di paura potrebbe essere necessaria”. È un approccio che non mi piace, perché ci riduce allo status di bambini da terrorizzare con la minaccia dell’ uomo nero. Sotto forma di variante Delta. Siamo adulti e abbiamo modo e possibilità di prevedere, controllare e gestire. Estate e vacanze, certo, ma non dimentichiamo mai che nostre ossessioni devono restare la scuola e il lavoro.   di Fulvio Giuliani

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