Crosetto incontra una delegazione della Flotilla: “Se forzate il blocco navale vi esponete a rischi elevatissimi”. La risposta: “La missione va avanti”
“Se forza il blocco navale si espone a pericoli non gestibili” ha detto il ministro della Difesa Crosetto che ha incontrato una delegazione della Flotilla

Crosetto incontra una delegazione della Flotilla: “Se forzate il blocco navale vi esponete a rischi elevatissimi”. La risposta: “La missione va avanti”
“Se forza il blocco navale si espone a pericoli non gestibili” ha detto il ministro della Difesa Crosetto che ha incontrato una delegazione della Flotilla
Crosetto incontra una delegazione della Flotilla: “Se forzate il blocco navale vi esponete a rischi elevatissimi”. La risposta: “La missione va avanti”
“Se forza il blocco navale si espone a pericoli non gestibili” ha detto il ministro della Difesa Crosetto che ha incontrato una delegazione della Flotilla
Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha incontrato oggi una delegazione della Flotilla.
“Se forza il blocco navale, si espone a pericoli non gestibili” ha detto il ministro riferendo di aver consigliato di “evitare azioni che mettano a rischio vite, in primis attivisti italiani”.
“Oggi pomeriggio, alle 15.15, ho incontrato, presso il comando della compagnia dei carabinieri Roma-San Pietro, la portavoce della Global Sumud Flotilla, Maria Elena Delia, e le altre esponenti del movimento Simona Moscarelli e Giorgina Levi. Ho ribadito loro tutte le mie preoccupazioni. Ho ribadito anche l’importanza del dialogo e la necessità di evitare azioni che possano mettere a rischio qualunque vita; in primis degli attivisti italiani”, queste le parole di Crosetto.
E ancora: “L’obiettivo dichiarato della Flotilla è quello di aiutare il popolo di Gaza, ma è fondamentale che questo impegno non si traduca in atti che non porterebbero ad alcun risultato concreto. E che, al contrario, rischierebbero di avere effetti drammatici con rischi elevati e irrazionali. La priorità mia e del governo è e resta la sicurezza e il ricorso a soluzioni efficaci e sicure per aiutare realmente la popolazione di Gaza, attraverso i canali umanitari e diplomatici, tutti già attivi”.
“Le istituzioni italiane, a partire dal Presidente della Repubblica, dal Presidente del Consiglio e da tutte le principali cariche dello Stato, stanno profondendo ogni sforzo diplomatico e operativo. Affinché prevalga il senso di responsabilità. Ma qualora la Sumud Flotilla decidesse di forzare un blocco navale – conclude Crosetto – si esporrebbe a pericoli elevatissimi e non gestibili. Perché parliamo di barche civili che si pongono l’obiettivo di ‘forzare’ un dispositivo militare. Sono certo che si possano ottenere risultati migliori e maggiori per il popolo palestinese in altri modi. Con altri mezzi e sistemi, come ho ribadito loro, ringraziando per il confronto sincero e corretto”.
Delia (Flotilla): “La missione va avanti”
«La missione va avanti verso Gaza, non abbiamo avuto defezioni, navighiamo in acque internazionali nella totale legalità, questa è la nostra responsabilità». Lo ha affermato Maria Elena Delia che ha poi incontrato la segretaria del Pd, Elly Schlein.
L’appello di Mattarella alla Flotilla: “Non mettere in pericolo la vostra incolumità. Accogliete la mediazione”
“Al fine di salvaguardare il valore dell’iniziativa assunta” dalla Flotilla, “valore che si è espresso con ampia risonanza e significato, appare necessario preservare l’obiettivo di far pervenire gli aiuti raccolti alla popolazione in sofferenza. Mi permetto di rivolgere con particolare intensità un appello alle donne e agli uomini della Flotilla perché raccolgano la disponibilità offerta dal Patriarcato Latino di Gerusalemme – Patriarcato impegnato con fermezza e coraggio nella vicinanza alla popolazione di Gaza – di svolgere il compito di consegnare in sicurezza quel che la solidarietà ha destinato a bambini, donne, uomini di Gaza”. Sono le parole scritte alla Flotilla dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Mattarella aggiunge: “Il valore della vita umana, che sembra aver perso ogni significato a Gaza, dove viene gravemente calpestato con disumane sofferenze per la popolazione, richiede di evitare di porre a rischio l’incolumità di ogni persona”.
La Flotilla non accetta la proposta del governo italiano
La delegazione italiana del Global Movement to Gaza, che ha parlato a nome del Comitato direttivo della Global Sumud Flotilla, ha comunicato alle autorità italiane di non aver accettato la proposta del governo italiano ricevuta – ieri – riguardo una possibile deviazione degli aiuti in direzione Cipro, per poi farli arrivare a Gaza con il coinvolgimento del patriarcato latino di Gerusalemme.
“Ribadiamo che la nostra missione rimane fedele al suo obiettivo originario di rompere l’assedio illegale e consegnare gli aiuti umanitari alla popolazione assediata di Gaza. Popolazione vittima di genocidio e pulizia etnica. Qualsiasi attacco o ostruzione alla missione costituirebbe una grave violazione del diritto internazionale. E sarebbe un atto di sfida all’ordinanza provvisoria della Corte internazionale di giustizia che impone a Israele di facilitare gli aiuti umanitari verso Gaza”. Lo spiega la delegazione.
E ancora: “Continuiamo a chiedere al governo una risposta netta, severa e seria, in linea con il diritto internazionale. Oggi gli attacchi israeliani a Gaza hanno già ucciso un totale di 30 persone. Il recente bombardamento di una abitazione familiare ha ucciso 11 persone tra cui anche bambini. Questa cifra è destinata a salire a fronte delle ultime incursioni dell’esercito israeliano in corso nel campo profughi centrale di Bureij e nel quartiere di Tal al-Hawa, a Gaza City. Dal 7 ottobre 2023 Israele ha ucciso almeno 65.419 persone e ne ha ferite 167.160. Si ritiene che migliaia di altre siano sepolte sotto le macerie”.
Gli attacchi contro la Global Sumud Flotilla sono “inaccettabili”. L’Italia, oltre alla fregata Fasan, invierà un’altra nave
Gli attacchi contro la Global Sumud Flotilla sono “inaccettabili” e l’Italia, oltre alla fregata Fasan, invierà un’altra nave, l’Alpino, per prestare eventuale soccorso ai connazionali che partecipano alla missione umanitaria verso Gaza. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel corso dell’informativa alla Camera. “Nella notte tra il 23 e il 24 settembre, secondo quanto denunciato dagli organizzatori della Global Sumud Flotilla è stato oggetto di un attacco in acque internazionali a ud di Creta al momento non rivendicato; una decina di imbarcazioni, forse di più, sono state colpite, ma fortunatamente non ci sono stati feriti.
Tra coloro che navigano nella Flotilla ci sono anche cittadini italiani, inclusi parlamentari ed europarlamentari. È evidente quindi, che quanto accaduto, riguarda da vicino il nostro Paese perché riguarda la sicurezza dei nostri connazionali in acque internazionali. Il governo italiano ha espresso ed esprime la più ferma condanna per quanto accaduto: azioni di questo tipo condotte contro unità civili in mare aperto sono totalmente inaccettabili”.
A Fasan si aggiungerà nave Alpino
Il ministro ha poi annunciato che oltre alla fregata multiruolo Fasan ne verrà inviata un’altra, l’Alpino. “Per garantire assistenza ai cittadini italiani presenti sulla Flotilla – dopo un confronto con il capo di Stato Maggiore della Difesa, un’analisi della situazione anche dal punto di vista giuridico, e aver sentito il presidente del Consiglio – ho autorizzato l’intervento immediato della fregata Fasan della Marina Militare. Fregata che già si trovava in navigazione a nord di Creta nell’ambito dell’operazione ‘Mediterraneo sicuro’. La fregata ha raggiunto l’area in cui navigava la Global Flotilla per eventuale attività di soccorso, assistenza e protezione alle persone. Per coloro che potrebbero essere in pericolo”. Ma sia chiaro, aggiunge: “Non è nostra intenzione muovere le navi militari per fare la guerra a un Paese amico”.
Crosetto: “Era proprio necessario mettere a repentaglio l’incolumità di cittadini italiani?”
Crosetto definisce “totalmente inaccettabili” gli attacchi. E si chiede: “Era proprio necessario mettere a repentaglio l’incolumità di cittadini italiani per portare aiuti a Gaza? E su questo mi sono sentito con nostri parlamentari. Il governo italiano ha sostenuto lo sforzo umanitario per la popolazione sulla Striscia. E siamo in grado di far giungere in poche ore tutti gli aiuti che la Flotilla sta portando. Siamo stati in prima linea per aiutare la popolazione civile colpita da Hamas, mettendo in caso personale, mezzi e competenze.
Molti i risultati concreti paragonati a quanto fatto da altre nazioni. Ho chiesto fino a che punto voleva spingersi la Flotilla. E se doveva essere o no una nostra preoccupazione il fatto che questa operazione potesse, una volta entrata nelle acque israeliane, essere pericolosa per le persone a bordo. Ci siamo chiesto cosa il governo, cosa la difesa potesse fare per non arrivare a un punto di non ritorno. Inviare una nave in questo momento, alla quale se ne aggiungerà un’altra, nave Alpino, già partita e che dispone di altre capacità se mai servissero. Siamo lì a tutelare i cittadini italiani, come sempre stato anche nelle coste libiche. Il nostro obiettivo deve essere prendere atto del rischio che Flotilla corre appena fuori dalle acque internazionali. L’obiettivo è aiutare a far arrivare gli aiuti a chi ne ha bisogno e tutelare ogni persona a bordo della Flotilla”.
di Margherita Medici
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