Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Gli alberi mancati di Silvio Berlusconi

La proposta, ormai dimenticata, di Silvio Berlusconi di piantare milioni di alberi è stata accolta sui social con meme e sghignazzi. Ma il tema della deforestazione non dovrebbe solo essere centrale in Italia ma in tutta Europa.
|

Gli alberi mancati di Silvio Berlusconi

La proposta, ormai dimenticata, di Silvio Berlusconi di piantare milioni di alberi è stata accolta sui social con meme e sghignazzi. Ma il tema della deforestazione non dovrebbe solo essere centrale in Italia ma in tutta Europa.
|

Gli alberi mancati di Silvio Berlusconi

La proposta, ormai dimenticata, di Silvio Berlusconi di piantare milioni di alberi è stata accolta sui social con meme e sghignazzi. Ma il tema della deforestazione non dovrebbe solo essere centrale in Italia ma in tutta Europa.
|
|
La proposta, ormai dimenticata, di Silvio Berlusconi di piantare milioni di alberi è stata accolta sui social con meme e sghignazzi. Ma il tema della deforestazione non dovrebbe solo essere centrale in Italia ma in tutta Europa.
All’inizio della campagna elettorale Silvio Berlusconi ha lanciato la proposta di piantare un milione di alberi. Si sono subito scatenati i frequentatori dei social con meme e battute ironiche. La cosa sembra sia caduta, il centrodestra non ha cavalcato l’idea. Un errore, a mio avviso, perché andava a scompaginare parte del campo avversario. Escludo, infatti, che Bonelli in particolare ma anche Fratoianni potessero essere in disaccordo. Ogni volta che in Italia piove, ecco puntuali frane devastanti, danni incalcolabili, talvolta vittime, sempre gravi disagi. Tra le cause, la cosiddetta “deforestazione”. Tra il 2010 e il 2020 il nostro pianeta ha perso ogni anno 4,7 milioni di ettari forestali. Pensate che più di un terzo del territorio italiano (il 36,7%) è ricoperto da foreste e boschi. I problemi non sono soltanto quantitativi ma anche qualitativi. Le foreste sono serbatoi fondamentali di ossigeno, minacciati da fattori quasi sempre riconducibili all’attività umana. Aumentano i fenomeni estremi come le “ondate di calore”, aumentano le difficoltà per spegnere gli incendi nei boschi, sempre – ribadisco: sempre – causati da criminali benevolmente definiti piromani e di difficile individuazione. Ci occupiamo – nei media è un mantra – dell’Amazzonia, giustamente per carità, dimenticandoci che il nostro Paese presenta problemi non dissimili. Le foreste ci proteggono, fanno da scudo al cambiamento climatico, salvaguardano la biodiversità. Producono ossigeno e sono protagoniste di diverse attività economiche e perfino ricreative. Vanno però gestite in maniera sostenibile e laddove gli alberi mancano, soprattutto nei centri abitati, vanno implementati. Quella di Berlusconi non era affatto una cattiva idea o un inutile spot propagandistico. Peccato sia rimasta, almeno fino ad oggi, solo una boutade da campagna elettorale. Questo tema dovrebbe essere invece al centro anche del dibattito europeo. L’Unione europea è responsabile del 16% del disboscamento legato al commercio internazionale, dopo la Cina col 24%. Occorrono leggi con obiettivi vincolanti sulla deforestazione, anche perché l’impegno volontario di alcune associazioni non ha funzionato. A oggi la politica italiana parla invece d’altro. Alleanze, veti e insulti si susseguono su Twitter, che ha sostituito i vecchi cartelloni elettorali un tempo installati lungo le strade.   di Andrea Pamparana

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

Truffa ai danni dell’Inps, la Procura di Milano chiede il rinvio a giudizio per Santanchè

03 Maggio 2024
La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per Daniela Santanchè e altre persone – tra…

Fluidità politica

03 Maggio 2024
Viviamo nell’epoca dell’indistinto, nella fase delle fluidità descritta da Bauman che in politic…

Professionisti dell’antifascismo

03 Maggio 2024
Professionisti dell’antifascismo: ormai ne spuntano da ogni dove, indipendentemente dal grado di…

La brigata dei censurati

02 Maggio 2024
Messo un po’ da parte il MeToo, oggi abbiamo una nuova categoria che spopola sui media, tradizio…

LEGGI GRATIS La Ragione

GUARDA i nostri video

ASCOLTA i nostri podcast

REGISTRATI / ACCEDI

Exit mobile version